Interviente la Polizia Stradale
Circolazione contromano di un tir in autostrada. La pattuglia della Polstrada evita un nuovo tragico incidente sul RA13 come quello del febbraio 2011.
Nella nottata del 25 luglio, attorno alle ore 01.30, pervenivano alla sala operativa della Polstrada varie segnalazioni telefoniche da parte di utenti i quali, percorrendo il raccordo autostradale RA13 in località Opicina, diretti verso Trieste, incrociavano un autotreno proveniente dal senso opposto.
Immediatamente veniva allertato ed inviato un equipaggio della Polstrada i cui componenti, percorrendo il raccordo autostradale in direzione di Monfalcone, raggiungevano il mezzo pesante in transito sulla corsia di sorpasso della carreggiata opposta.
La pattuglia affiancava il TIR e con i dispositivi visivi di allarme attirava l'attenzione del camionista il quale, vistoli, frenava, fermandosi in corsia di sorpasso. Poiché il pericolo di un incidente non era ancora scongiurato, anzi vi era la concreta possibilità che alcuni veicoli in transito non si avvedessero della presenza di un ostacolo - costituito dal camion - fermo sulla corsia di sorpasso, il capopattuglia scalcava il guardrail e si prodigava nel deviare il traffico sulla corsia di marcia normale.
Contemporaneamente, nei pressi di Sistiana, un equipaggio della volante rallentava il flusso del traffico veicolare diretto a Trieste, in modo da agevolare la pattuglia della Polstrada nella manovra di accostamento del mezzo pesante sulla corsia di emergenza e successiva uscita dello stesso dall'ambito autostradale.
Il mezzo veniva fatto uscire a Prosecco ove si procedeva all'identificazione e controllo del conducente, L.S. di 38 anni, autista bosniaco residente in Slovenia e dipendente da una ditta di autotrasporto slovena, sanzionato ai sensi dell'articolo 176/19° CDS; norma che prevede la revoca della patente, una sanzione amministrativa compresa tre i 1.842,00 € e 7.369.00 € con il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi.
Gli accertamenti effettuati dalla polizia stradale permettevano di stabilire che si era trattato di una manovra irresponsabile dell'autista il quale, accortosi di aver sbagliato strada, aveva pensato di invertire la marcia.