Successo in Questura dell'evento promosso dall'Associazione culturale "Il Solstizio" con il "Trieste Flute Ensemble"
Acusticamente interessante, l'atrio principale della Questura ha ospitato nel tardo pomeriggio odierno "Buon anno Questura", concerto di musica classica organizzato dalla locale Associazione socio-culturale "Il Solstizio" in collaborazione con il "Trieste Flute Ensemble" e dedicato al personale della Polizia di Stato di questa provincia.
"Il Solstizio" promuove opere di beneficenza e solidarietà e favorisce ed avvia ogni genere di iniziative atte allo sviluppo di studi e ricerche in particolare relative al periodo medievale. Intendimento di questa associazione, presieduta da Michele Conticello, è quello di offrire un concerto benefico a favore di enti morali della provincia e quest'anno è stata scelta la Polizia di Stato. Il "Trieste Flute Ensemble", invece, è costituito da alcuni fra i migliori flautisti di Trieste e del Friuli Venezia Giulia ed è una delle poche formazioni del genere operanti in Italia. Con la propria qualificata attività l'Ensemble sta portando da anni con grande successo il nome della città di Trieste in Italia e all'estero, proponendo un repertorio formato da musiche originali, trascrizioni, arrangiamenti e nuovi brani espressamente scritti e dedicati a questa formazione da importanti compositori contemporanei.
Presentato da Conticello, che ha salutato le autorità (oltre al Questore Giuseppe Padulano, fra gli altri il Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat e l'Assessore alla sicurezza della Regione Friuli Venezia Giulia Federica Seganti), i tanti ospiti e il personale della Polizia di Stato intervenuti e ha sottolineato "il suo meritorio lavoro svolto a salvaguardia dei cittadini e delle leggi dello Stato", il concerto si è aperto con l'esibizione di Ennio Guerrato che ha eseguito alla chitarra brani di Francisco Tarrega e Joao Pernambuco, a cui ha fatto seguito il trio "Nova Accademia" composto dal soprano Marianna Prizzon, dal direttore e flautista dolce Stefano Casaccia e da Nicola Lamon al clavicembalo, che hanno proposto arie di Vivaldi e Pergolesi. Giorgio Blasco e il "Trieste Flute Ensemble" hanno, quindi, eseguito "Galway fantasy" di autori vari. Chiusura con l'esecuzione dell'Inno di Mameli. Gradito fuori programma con la Prizzon che ha cantato la famosa "Aria di Rosina" "Niente può calmare la mia pena" dal "Barbiere di Siviglia" di Giovanni Paisiello, dedicata al Questore. Nel ringraziarla omaggiandola con un mazzo di fiori, egli ha sottolineato il fatto che "eventi come questi permettono di trascorrere assieme e in serenità momenti difficili e proprio perchè vissuti facendo sistema affrontabili con maggiore forza d'animo".
Oltre alla valenza musicale dell'evento, esso ha permesso di valorizzare ulteriormente la funzione della Questura aperta e attenta anche ai fatti culturali che connotano questa collettività.