L'esperienza lavorativa del dottor Chiarandini della Questura di Udine
50 anni di evoluzione della cooperazione riassunti sinteticamente (dalla dichiarazione Schumann del 1950 all'abolizione delle frontiere interne con Schengen nel 1985, dalla nascita di un unione europea politica a Maastricht nel 1992 alla creazione di squadre internazionali di Polizia nel 2005 a Prum), ma anche attenta analisi di quella che è una vera e propria eccellenza come il Centro di cooperazione di Polizia di Thorl Maglern, in Austria, a due passi da Coccau.
Nell'ambito dell'aggiornamento professionale per i poliziotti della provincia ieri mattina l'Auditorium dell'Allianz ha ospitato la conferenza del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Tiziano Chiarandini, attualmente in servizio presso la Questura di Udine, già comandante per un paio d'anni del Centro che si trova in Austria, dove le parole d'ordine sono collaborare, coordinarsi e cooperare al fine di contrastare efficacemente il crimine transnazionale tout-court, nel rispetto di legislazioni non omologate e dove la cessione di sovranità nazionale non ha creato imbarazzo alcuno essendo confluita - questa come quella austriaca e slovena, nel caso di Thorl Maglern - in un calderone in cui si privilegia il bene comune.
Un'eccellenza operativa, questa di Thorl Maglern, unitamente a quelle esistenti a Chiasso, Ventimiglia e Le Freney-Modane, punti di riferimento per la realizzazione di un analogo Centro sperimentale in area balcanica, da sempre zona di traffici illeciti di armi, droga e persone.
I problemi ci sono, certo, come l'armonizzazione legislativa e le pastoie burocratiche, ma importanti sono le misure adottare al fine di proteggere i dati e, grazie al progetto Isec, particolare rilevanza ha assunto la creazione di un portale dedicato alla cooperazione internazionale.