I dettagli dell'operazione congiunta denominata "Alea iacta est"
Dieci cittadini rumeni arrestati e quindici motori fuoribordo recuperati. Questi i dati di una importante operazione congiunta denominata "Alea iacta est" e che è stata illustrata questa mattina alla stampa in Questura.
Nel mese di giugno scorso personale della IV Zona di Polizia di Frontiera, dell'ufficio della Frontiera Marittima di Trieste e del Commissariato di P.S. di Muggia, Uffici che hanno creato un pool investigativo coordinato dal Sostituto Procuratore dottoressa Maddalena Chergia della Procura della Repubblica di Trieste, si sono recati in Romania, più precisamente nelle località di Arad, Bocsa, Resita e Tulcea, sulla foce del Danubio,per eseguire in rogatoria internazionale perquisizioni domiciliari a carico di tre cittadini rumeni M.M. di anni 50, B.L. di anni 33 e M.V. di anni 33, ritenuti i principali destinatari di motori fuoribordo rubati nella provincia di Trieste e in altre località del Nord Italia.
Nel corso dell'operazione, condotta con la stretta collaborazione dei colleghi della Polizia Criminale Rumena, sono stati sequestrati 32 motori fuoribordo, molti dei quali con matricole abrase, di varie delle marche più ricercate e potenza compresa tra gli otto e i 170 cavalli , materiale informatico e documentazione tutt'ora al vaglio degli inquirenti.
L'attività in Romania, che ha avuto grande risonanza tra i diportisti della Transilvania, è il coronamento di alcune mirate operazioni di polizia condotte dai dipendenti dei due Uffici di Polizia triestini, che negli ultimi mesi hanno consentito di individuare e catturare in flagranza di reato numerosi appartenenti a una organizzazione criminale rumena, con ramificazioni nel nord Italia (Liguria, Toscana e Friuli Venezia Giulia) dedita ai furti di motori e strumentazione nautica. I malfattori agivano nel furto preferibilmente durante i fine settimana e, ovviamente, in ore notturne, scegliendo i motori più nuovi, soddisfacendo dei veri e propri ordinativi provenienti dai summenzionati ricettatori rumeni e alimentando così il fiorente mercato illegale del loro Paese.
Complessivamente, nel corso dell'indagine delegata, sono stati arrestati i cittadini rumeni CIRPACI Adrian Petru di anni 26, SIPEA Ionica Petru di anni 27, OLARIU DRAGOMIR Cristian di anni 37, DRAGOMIR Moise Vasilica di anni 35, JURCA Mihai Cosmin di anni 20, TAPUS Cosmin Alexandru di anni 22, MUSTACILA Petre Alexandru di anni 22, BONESCU Ion Tudor di anni 21, BALACIANU Tudor di anni 36, NEDA Ion Dorel di anni 29, recuperando 15 motori fuoribordo, alcuni nascosti all'interno di autovetture e furgoni pronti per oltrepassare il confine italo-sloveno.
La refurtiva è stata così restituita ai legittimi proprietari. Giova rilevare che i cittadini rumeni in argomento erano particolarmente esperti e il loro modus operandi prevedeva un preventivo sopralluogo, alcuni giorni prima, per poi agire successivamente con grande maestria e celerità sulle imbarcazioni individuate, troncando di netto i vari cavi e i bulloni di fissaggio dei propulsori per staccare il motore, oltrechè arrecare ingenti danni ai natanti.
Due grossi motori del valore di oltre 30.000 euro l'uno erano stati già rubati a Massa Carrara e velocemente trasportati in questa provincia dove sono stati recuperati nel corso di un blitz scattato all'alba nei pressi dell'autogrill di Duino nell'estate del 2010 .
L'operazione di polizia svolta in questa provincia ha ricevuto feed back positivi negli ambienti delle società da diporto locali e non solo, che in passato avevano rappresentato ed espresso forti preoccupazioni.
L'attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Trieste ha fatto sì che si potesse mettere in luce un fenomeno delittuoso in forte espansione nelle principali località marinare del nord Italia, anche perché abbastanza redditizio, ed ha permesso - coinvolgendo le Autorità rumene - di perseguire gli autori dei furti sin nel loro Paese di origine.