Denunciata una donna moldava dalla Polizia di Stato
Il nipote di un'anziana signora benestante si era accorto che sul telefonino della zia comparivano degli sms relativi ad acquisti con la carta di credito che la signora dichiarava di non avere mai effettuato.
Il nipote con la parente, considerato il tenore delle transazioni, si rivolgeva alla Polizia postale e delle comunicazioni temendo la clonazione del titolo.
Dopo un'indagine lampo da parte degli investigatori del Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni di Trieste è emerso che la carta di credito non era stata clonata, bensì usata indebitamente.
I primi indizi sono caduti sulla badante moldava di 39 anni, V.T., che viveva da sei anni nella villa padronale dell'anziana.
La meticolosa ricostruzione di tutte le transazioni disconosciute hanno portato all'inequivocabile individuazione della merce acquistata confermando i sospetti sulla badante.
Coordinata dal dottor Giorgio Milillo della locale Procura della Repubblica, l'indagine si è conclusa ieri con la denuncia in stato di libertà della cittadina moldava.
In sede di perquisizione la Polizia postale e delle comunicazioni ha recuperato merce per circa 10 mila euro: vari capi d'abbigliamento e qualche gioiello.
La badante operava sottraendo la carta di credito dalla borsa della signora e, dopo averla usata, la rimetteva al suo posto.
Risulta ancora al vaglio degli investigatori la ricostruzione totale di tutte le transazioni disconosciute che potrebbe raggiunge cifre alquanto considerevoli.