Truffatrice rumena bloccata dalla Polizia di Frontiera di Trieste
Ieri mattina a Opicina la Polizia di Frontiera di Trieste ha fermato per un controllo un autobus di linea romeno che, dopo aver oltrepassato l'ex valico, ha proseguito la sua corsa in direzione di Venezia.
Sul pullman, partito dalla Romania alla volta della Spagna, viaggiava, in compagnia di un giovane connazionale, anche la 53enne cittadina romena G.D.
La donna, apparsa subito ansiosa e irrequieta alla richiesta dei poliziotti di esibire i documenti, è risultata destinataria di un mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità romene nel giugno del 2008.
Un mese prima la cittadina comunitaria era stata, infatti, condannata in patria a tre anni di reclusione per truffa e falso.
Nel 2000 G.D., assieme ad altri complici, aveva truffato per migliaia di dollari diversi connazionali con promesse di contratti di lavoro all'estero, utilizzando la denominazione, opportuna-mente modificata, di una società effettivamente esistente.
È molto probabile che G.D. voleva evitare il carcere rifugiandosi in Spagna, dove vivrebbero altri suoi familiari.
Al termine degli accertamenti svolti dalla Polizia di Frontiera in collaborazione con l'Interpol, la cittadina romena è stata accompagnata nel carcere di via del Coroneo in attesa dell'estradizione.