Si tratta del triestino Salvatore MICALI, classe 1964, gravato da precedenti anche per reati contro il patrimonio, il quale, su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Trieste è stato tratto in arresto nelle prime ore della mattina del 17 maggio, dovendo espiare pena detentiva a seguito di condanna definitiva.
Il MICALI si era reso responsabile, nel settembre del 2015, di due furti, commessi a brevissima distanza l’uno dall’altro, uno presso una studio legale sito in via Bonifacio, l’altro presso un centro fisioterapico sito in via Machiavelli.
Analoghe le modalità operative: tra le 18 e le 18.20 circa del 24 settembre 2015, dopo essersi presentato fornendo nomi di comodo, chiedeva informazioni e, nel frattempo, riusciva ad asportare i portafogli di alcuni dipendenti, per poi allontanarsi repentinamente.
Acquisita la descrizione dell’individuo, il personale della Polizia di Stato in servizio di Volante riuscì a rintracciare il sospetto poco vicino, trovandolo in possesso due tessere bancomat, contante per una cifra complessiva di 230,00 € ed un assegno, il tutto riferibile ai colpi poco prima messi a segno.
Deferito in stato di libertà alla Procura di Trieste, il MICALI è stato processato e condannato, con sentenza divenuta definitiva.
Alle prime ore della mattina del 17 maggio, gli uomini della Squadra Mobile hanno rintracciato il condannato presso la propria abitazione, traendolo in arresto e conducendolo presso la locale casa circondariale.