Il Questore Irene Tittoni ha deposto una corona nei pressi della Risiera di San Sabba, nella via a lui intitolata
Questa mattina è stato ricordato Giovanni Palatucci, ultimo Questore italiano di Fiume, “Giusto tra le Nazioni”, “Servo di Dio” e “Medaglia d’oro al Merito Civile”. Una corona d’alloro è stata posta nei pressi dell’ingresso della Risiera di San Sabba, in via Palatucci, ed è stata benedetta dal Cappellano provinciale della Polizia di Stato, don Paolo Rakic.
Quest’anno la Polizia di Stato ricorda la sua figura in tutta Italia, nella settimana in cui ricorre l’anniversario della sua morte avvenuta nel campo di sterminio di Dachau, il 10 febbraio 1945.
Alla cerimonia odierna erano presenti il Vice Prefetto, dotto.ssa Giuseppina Maria Patrizia Di Dio Datola, il Questore, dott.ssa Irene Tittoni, il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, altre autorità militari e civili, nonché i referenti locali dell’Associazione Nazionale Giovanni Palatucci, e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato e dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria con i rispettivi labari.
Nato in provincia di Avellino nel 1909, a partire dalla promulgazione delle leggi razziali del 1938, Giovanni Palatucci, in servizio presso l’Ufficio Stranieri della Questura di Fiume, divenne il protettore in particolare degli ebrei, con la cui comunità fiumana intratteneva cordiali rapporti di stima e di amicizia. Salvò la vita a più di 5 mila ebrei, avviandoli a un campo di raccolta in provincia di Salerno dove era Vescovo uno zio, che li prese sotto la propria protezione.
Il precipitare degli eventi dopo l’8 settembre 1943 fecero sì che Palatucci rimanesse da solo a reggere la Questura di Fiume e un anno dopo fu arrestato dalla Gestapo e condannato a morte, ma la pena gli fu commutata nel carcere a vita. Trascorse due giorni nella struttura di Trieste e da lì fu tradotto nel campo di sterminio di Dachau, dove mori all’età di neanche 36 anni.