Impressa una locuzione di Orazio
A ricordo del sacrificio dei nostri Pierluigi e Matteo ieri pomeriggio, nel famedio della Questura, è stata collocata una targa commemorativa in marmo con impressa la locuzione latina “Non omnis moriar” (Orazio, Odi, III, 30, 6), che tradotta letteralmente, significa “Non morirò interamente”.
Stando a Wikipendia, Orazio probabilmente si riferiva alla sua opera poetica, che sarebbe sopravvissuta alla sua morte, in analogia a un altro suo famoso verso, “Exegi monumentum aere perennius”, cioè “Ho eretto un monumento più duraturo del bronzo” (Odi, III, 30, 1), in cui il poeta esprime la convinzione di aver creata, con i suoi poemi, un'opera perenne che lo renderà immortale.
Nel Medioevo questo verso di Orazio, come altre opere pagane, è stato letto come testimonianza di verità di fede in epoca ante cristiana; in questo caso il riconoscimento dell'immortalità dell'anima.
Sempre stando a Wikipendia, questa locuzione, per merito del significato, è stata adottata come motto della fanteria dell'Esercito Italiano.