Una Santa Messa si è svolta nella Cattedrale di San Giusto alla presenza anche di una parte dei frequentatori del 199.mo corso di formazionie per allievi agenti in svolgimento in città
Si è celebrata in mattinata la festività di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato. Una Santa Messa è stata officiata nella Cattedrale di San Giusto dall’Arcivescovo Monsignor Giampaolo Crepaldi, affiancato dal Cappellano provinciale della Polizia di Stato, don Paolo Rakic.
Erano presenti il Prefetto Annapaola Porzio, il Questore Leonardo La Vigna, l’Assessore Michele Lobianco in rappresentanza del Sindaco di Trieste, il Consigliere regionale Franco Codega in rappresentanza del Presidente del Friuli Venezia Giulia, l'Assessore Stefano Decolle in rappresentanza del Sindaco di Muggia, l’Assessore Milena Rustia in rappresentanza del Sindaco di San Dorligo della Valle Dolina, oltre ad altre autorità militari e civili.
Al rito hanno partecipato anche i famigliari del caduto Vincenzo Raiola, i funzionari degli Uffici di Polizia di Stato della provincia, una rappresentanza della sezione locale dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato con il labaro, la prima poliziotta italiana Rosa Scafa e soprattutto 180 dei 400 frequentatori del 199.mo corso di formazione per Allievi Agenti in svolgimento presso la locale Scuola Allievi Agenti, accompagnati dal Direttore Marco Bonato.
Nella sua omelia Monsignor Crepaldi ha ricordato che “la Polizia ha scelto un protettore di tutto rispetto, San Michele che combatte il diavolo, diavolo che crea il caos e il disordine. Una comunità vive se è una comunità ordinata – ha proseguito – e l’ordine dell’amore permette a tutti di realizzare la propria umanità e socialità”.
Rivolgendosi ai poliziotti presenti (alla loro prima celebrazione patronale gli allievi agenti, ennesima per i veterani e per i componenti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato), l’Arcivescovo li ha esortati a “conservare la consapevolezza del valore dell’ordine, interpreti di una società giusta che ha le premesse per svilupparsi coniugando esigenze di ordine, di giustizia e di amicizia civile”.
La Santa Messa si è conclusa con la lettura della Preghiera a San Michele da parte di un allievo agente, a cui hanno fatto seguito le parole di ringraziamento del Questore e quelle di saluto dell’Arcivescovo.
Pregievole e apprezzato il Maestro Riccardo Cossi, organista titolare della Cappella Civica di Trieste, che ha valorizzato con le musiche sacre un rito già di per sé significativo.
Anche quest’anno le celebrazioni per San Michele Arcangelo sono state accompagnate dal “Family Day”, un’iniziativa giunta alla sua tredicesima edizione volta a favorire momenti d’incontro tra il personale e i propri familiari nei luoghi e negli ambienti di lavoro.