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Domani "Una vita da social" farà tappa nella nostra regione

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Una vita da social a Lignano

Realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il patrocinio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della rete per i minori

Domani, giovedì, “Una vita da social”, la campagna educativa itinerante della Polizia di Stato sui temi dei social network, del cyberbullismo, dell’adescamento online e sull’importanza della sicurezza della privacy farà tappa a Lignano Sabbiadoro (Udine).

Partita lo scorso 5 febbraio da Roma, la quarta edizione di questo imponente progetto educativo ha fatto sosta e sosterrà in circa 50 città sul territorio nazionale ed europeo.

A bordo di un truck appositamente allestito, nell’aula multimediale,  a partire dalle ore 9.30 fino alle ore 15.00, il personale della Polizia Postale incontrerà classi di scuola primaria di 5°, di scuola secondaria di 1°- 2° e 3° e classi seconde degli istituti tecnici per il turismo per parlare di queste problematiche connesse con la rete.

Alle ore 10.00, inoltre,  presso il cinema “CineCity” di Lignano Sabbiadoro, le classi seconde dell’istituto tecnico per il turismo assisteranno alla proiezione del film “Ben X” a cui seguirà un dibattito condotto dalla dott.ssa Alessandra Belardini, dirigente del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni del Friuli Venezia Giulia. L’invito alla proiezione del film è stato esteso a genitori e insegnanti degli studenti.

Nel 2016 la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata chiamata a far fronte a nuove sfide investigative sulle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche riconducibili a forme di fondamentalismo religioso di matrice islamista, anche in contesto internazionale.

Per quanto riguarda il Contrasto della pedopornografia online, il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni del Friuli Venezia Giulia ha coordinato 18 indagini e deferito all’A.G. 4 indagati, eseguendo n.1 arresto. E’ importante segnalare che 10 indagini riguardano l’adescamento di minori online, tipicamente attraverso social network, a conferma del fatto che il fenomeno non va sottovalutato.

Nell’ambito delle attività di prevenzione in rete allo scopo di proteggere la navigazione degli utenti italiani dai siti a contenuto pedopornografico, il personale di questo Compartimento ha analizzato  386 sono stati i siti internet, che hanno portato alla segnalazione per la chiusura di 46 siti a contenuto pedopornografico.

Nel campo del financial cybercrime, in Friuli Venezia Giulia sono state sporte, da cittadini ed aziende, 385 denunce di truffe perpetrate con i mezzi informatici (ad esempio acquisto su siti online senza ricevere il bene) e 473 denunce di frodi informatiche (in gran parte uso indebito della carta di credito), che hanno portato a deferire 46 soggetti all’autorità giudiziaria.

E’ ancora in atto un’attività investigativa che interessa una nota azienda di Trieste che opera a livello mondiale e che vede l’azione di alcuni soggetti che, sostituendosi via e-mail a rappresentanti dell’azienda stessa, inducono terze aziende a produrre del materiale che viene poi sottratto e inviato all’estero.

Particolare attenzione da parte dei cittadini ha riscontrato inoltre l’operazione “Fake food”, che ha permesso di deferire all’autorità giudiziaria un soggetto della provincia di Lecce il quale in cambio di denaro, proponeva ai gestori di ristoranti di tutta Italia false recensioni positive sul noto sito “Tripadvisor”.

Sul fronte della prevenzione di tali fenomeni, numerosi sono stati i momenti di incontro, su tutto il territorio regionale, in cui gli operatori della Polizia Postale hanno informato cittadini ed associazioni sulle modalità più comuni con cui agiscono i truffatori informatici.

“Considerato che il trend delle truffe e delle frodi informatiche è in aumento, parallelamente all’aumento dell’uso delle nuove tecnologie, analoghe attività di prevenzione saranno riproposte nel 2017, allo scopo di far conoscere a quanti più cittadini possibile le modalità di azione dei truffatori informatici e le tecniche per evitare di cadere nelle loro trappole, sempre più raffinate” – dichiara la dottoressa Alessandra Belardini.

Il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni del Friuli Venezia Giulia ha anche collaborato con gli ordini professionali della città di Trieste, all’inizio del mese dello scorso  dicembre, con un seminario dal titolo “Sensibilità e sicurezza: requisiti indispensabili per il trattamento dei dati personali”, in cui avvocati, medici ed ingegneri, oltre alla Polizia Postale hanno messo a fattor comune conoscenze e punti di vista sul delicato fronte della tutela dei dati personali, oggetto oggi di particolare attenzione da parte dei criminali informatici per il loro valore sui mercati illeciti. Si registra, infatti, un aumento degli accessi abusivi a sistemi informatici (nel solo 2016 si registrano ben 380 indagini a livello regionale).

Nell’anno in esame, il portale del Commissariato di P.S. online, punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce, è stato utilizzato anche in Friuli Venezia Giulia.

“E’ di fondamentale importanza che i cittadini conoscano l’uso degli strumenti che la Polizia di Stato mette a disposizione, come il Commissariato di P.S. online e l’App PoliziaOnline” – dichiara la dottoressa Alessandra Belardini “in modo da ricevere costantemente aggiornamenti e alert sulle nuove truffe ed attività dei criminali che imperversano sulla rete”.

Sul fronte delle iniziative di sensibilizzazione, è proseguita la nota campagna di prevenzione itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni contro il cyberbullismo, “Una Vita da Social”, anche in Friuli Venezia Giulia. Numerose, infatti, sono state le attività su questo fronte:

ï‚· la stipula del protocollo d’intesa, avvenuto il 20 giugno scorso, con il Garante Reginale dei Diritti della Persona, la Commissione Regionale per le pari opportunità, il Corecom FVG, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, denominato “Coordinamento di attività per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo”;

ï‚· la rappresentazione teatrale “Like – Storie di Vita online” svoltasi a Trieste il 22 marzo scorso, che narra della storia di Andrea, “il ragazzo dai pantaloni rosa”, alla quale hanno partecipato più di 800 studenti delle scuole secondarie, i quali hanno anche assistito alla successiva tavola rotonda con le istituzioni presenti;

ï‚· il convengo “Bulli in rete – l’altra faccia dei giovani” del 19 ottobre scorso, organizzato dal Corecom FVG a Pordenone;

ï‚· la partecipazione all’Internet Day del 29 aprile scorso, in ogni provincia, in cui sono stati esposti i rischi e le trappole della rete;

ï‚· il seminario “Contagiamoci in sicurezz@” del 13 dicembre scorso, a cui hanno partecipato, oltre a studenti italiani, più di 50 studenti della scuola italiana di Capodistria;

ï‚· le decine di incontri svolti dal personale della Polizia Postale in favore del mondo scolastico, in cui sono stati raggiunti 1787 studenti delle scuole della regione e 286 genitori.

“L’ulteriore sviluppo della sinergia tra istituzioni diverse, reso possibile dal protocollo d’intesa, porterà, anche nel 2017, un arricchimento reciproco sul fenomeno del cyberbullismo e permetterà di ottenere modalità di intervento concordate per la prevenzione del fenomeno ed anche per l’immediata repressione, in modo che tutti gli operatori che lavorano a contatto con i ragazzi sappiano come agire nelle variegate sfaccettature del fenomeno” – conclude la dottoressaa Belardini.

Realizzato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il Patrocinio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della rete per i minori, si tratta di un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, che nel corso delle tre edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Specialità hanno incontrato oltre 1 milione di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 106.125 genitori, 59.451 insegnanti per un totale di 8.548 Istituti scolastici, 30.000 km percorsi e 150 città raggiunte sul territorio e una pagina Facebook con 108.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.

E proprio a dicembre 2016, “Una Vita da Social”, è stata selezionata dalla Commissione europea tra le migliori pratiche a livello europeo.      


01/03/2017

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