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Orafo derubato in A/27

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Individuati i responsabili dalla Polizia Stradale

Alla fine di gennaio 2015 una pattuglia della Sottosezione Autostradale A27-Treviso Nord interveniva all'area di servizio Piave Ovest dell'autostrada A27 per segnalazione di un furto su un'autovettura parcheggiata davanti al bar.

Effettivamente, qualcuno aveva rotto il finestrino posteriore di una Toyota Land Cruiser appartenente ad un orafo ed aveva asportato vari documenti inerenti l'attività lavorativa, comprese autorizzazioni, un IPad, capi di abbigliamento e due borse.

Due testimoni riferivano di aver visto due persone di corporatura robusta travisate da sciarpa e cappello, introdursi all'interno dell'autovettura Toyota e prelevare del materiale per poi caricarlo in una Ford Mondeo Sw di colore grigio, della quale fornivano una targa parziale e di aver notato un furgoncino, probabilmente un Fiat Fiorino di colore bianco, fermo sulla corsia d'emergenza davanti all'area di servizio.

La vittima del furto aggravato veniva accompagnata presso la Sottosezione Autostradale per sporgere denuncia. L'orafo dichiarava di essere partito dalla Fiera di Pordenone, dove aveva esposto alcuni gioielli il giorno precedente.

I poliziotti del Reparto Autostradale A27 acquisivano subito le immagini esterne della zona fieristica di Pordenone e accertavano che la Toyota era stata seguita a breve distanza, lungo l'autostrada A28, da altri tre veicoli: una Ford Mondeo di colore grigio, una Daewoo Tacuma di colore blu e un Fiat Doblò di colore bianco. Ulteriori accertamenti permettevano di individuare gli intestatari dei veicoli, A. A. di 46 anni, residente a Porto Tolle (RO) e G. M. di 37 anni, residente a Mira (VE). I due individui risultavano gravati da numerosi precedenti di Polizia. Venivano quindi contattati ed invitati a fornire spiegazioni a riguardo.

Gli stessi dichiaravano di non avere la disponibilità dei veicoli menzionati, nonostante fossero intestati a loro e di non sapere esattamente chi di fatto li utilizzasse.

Purtroppo il luogo dove era avvenuto il furto non era video sorvegliato e la visione delle immagini della zona fieristica di Pordenone non forniva elementi utili alle indagini.

Non potendo procedere nei loro confronti in mancanza elementi certi, i Poliziotti effettuavano ulteriori accertamenti scoprendo che i due soggetti risultavano proprietari in totale di ben 40 veicoli che con ogni probabilità venivano usati in più occasioni per commettere illeciti.

Per quanto sopra, nei giorni scorsi si procedeva quindi alla contestazione dell'art. 94 bis Codice della Strada nei confronti dei summenzionati per essere intestatari fittizi di veicoli, di fatto in uso a nomadi e pregiudicati dediti alla commissione di crimini.

L'articolo menzionato prevede una sanzione di 531 euro il che ha comportato la contestazione complessiva nei loro confronti di oltre 21.000 euro! Inoltre lo stesso articolo prevede la cancellazione dei veicoli dal P.R.A.

Le indagini della Polizia Autostradale sono ancora in corso in collaborazione con la Polizia Stradale delle provincie vicine a Treviso al fine di assicurare alla giustizia gli autori di simili reati.


01/04/2015

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