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Vespe e lambrette con certificati truccati, 33 clienti raggirati

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Polizia Stradale

La polizia Stadale denuncia un meccanico di Mussolente (VI) ed un suo complice

Al termine di una lunga indagine la Sezione Polizia Stradale di Treviso ha concluso un'importante operazione di polizia giudiziaria denominata "CLASSIC SCOOTERS".

L'attività d'indagine è stata avviata a seguito della segnalazione pervenuta dagli Uffici della Motorizzazione Civile, Settore Immatricolazioni, che poneva all'attenzione degli Operatori della Specialità, diverse pratiche di reimmatricolazione di motocicli d'epoca del tipo Vespa o Lambretta, prive di qualsiasi documento di circolazione originale poiché demoliti nel corso degli anni.

Gli accertamenti svolti sulla regolarità delle pratiche amministrative dei motoveicoli d'epoca reimmatricolati negli anni 2010-2013 nella provincia di Treviso, con la collaborazione della Federazione Motociclistica Italiana settore veicoli storici e della Motorizzazione Civile di Treviso, consentiva di far emergere che ben 33 pratiche, corrispondenti ad altrettanti motocicli d'epoca, tutte presentate da un noto meccanico e restauratore di Mussolente (VI) F.E di anni 54, presentavano delle anomalie sostanziali consistenti nella contraffazione del certificato di rilevanza storica e collezionistica, documento essenziale per portare a termine la pratica di re immatricolazione.

Tale certificato, come previsto dall'art. 60 del codice della strada, oltre ad essere assolutamente indispensabile per consentire la rimessa in strada del veicolo, garantirebbe che il mezzo è d'interesse storico, dando così la possibilità al proprietario di usufruire di sconti veramente importanti al momento della stipula del contratto assicurativo.

F.E. di anni 54, residente a Mussolente (VI), meccanico, considerato dagli appassionati delle due ruote storiche un punto di riferimento per il trevigiano e per le province limitrofe, ben sapendo che le procedure per il rilascio di un certificato di rilevanza storica e collezionistica di un motoveicolo sono molto lunghe e laboriose (veicolo in condizioni perfette, corrispondente agli standard previsti dalla casa madre ecc), per ridurre i tempi di attesa dei clienti che si affidavano a lui per restaurare il proprio mezzo e per rimetterlo in circolazione, si era organizzato procacciandosi i certificati di rilevanza storica apocrifa da un complice conosciuto ad un'importante mostra scambio del settore e spacciatosi per un esaminatore della Federazione Motociclistica Italiana autorizzato al rilascio dei certificati.

Quest'ultimo, A.G. di 50 anni, di origine romagnola, previo compenso di euro 160 a pratica, avrebbe fornito al meccanico di Mussolente numerosi falsi certificati fornendogli in tal modo la possibilità di rimettere in strada molti mezzi in tempi brevi e consentendogli in tal modo di allargare notevolmente il proprio giro d'affari. Se si considera che per l'espletamento di ogni pratica di reimmatricolazione veniva richiesta la somma di circa 500 euro in contanti e che per restaurare una Vespa o una Lambretta sono previsti dai 3000 ai 4000 euro, è facile intuire che il giro d'affari abbia raggiunto una cifra piuttosto consistente, stimata intorno ai 130.000 euro, in breve tempo.

L'operazione di polizia giudiziaria condotta dagli investigatori della Squadra di P.G della Sezione Polizia Stradale di Treviso, coordinata dal dott. Alessandro De Ruosi, ha consentito di sequestrare ben 34 certificati di rilevanza storica apocrifi fornendo l'occasione alla Federazione Motociclistica Italiana ed in particolare al Segretario Generale del Registro Storico, Salvatore Pascucci, di prevedere il rilascio di un nuovo tipo di certificato completo di ologramma.

L'attività d'indagine ha consentito di deferire all'A. G. i due responsabili dell'attività delittuosa in concorso per falsità materiale e di interromperne l'ingente giro d'affari.

Inoltre, d'intesa con la Procura della Repubblica di Treviso e con il Direttore della Motorizzazione Civile di Treviso, veniva dato avvio al procedimento di revoca dell'immatricolazione dei motocicli oggetto d'indagine con contestuale ritiro della targa e della carta di circolazione.


10/07/2014

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