Avevano teso un agguato ad un dipendente
Erano le 07.40 del 3 settembre quando un dipendente della "Maxima" di Bussolengo (VR), incaricato alla raccolta di denaro di tabaccherie e slot - machine, venne aggredito da due banditi armati di pistola all'esterno di uno dei punti di raccolta del denaro, il deposito della "Newton di Villorba".
Dopo averlo sorpreso alle spalle e fatto stendere a terra, i due malviventi si sono impossessati di due sacche di monetine, circa 10.000,00 il bottino e due cellulari, di cui una prelevata precedentemente a Padova.
Poi si sono allontanati con un furgoncino, quello utilizzato per i vari sopralluoghi prima della rapina e per raggiungere il luogo del colpo, e con l'auto sottratta alla vittima, una BMW serie 1, abbandonata pochi chilometri dopo.
Subito sono scattate le indagini da parte degli uomini della Squadra Mobile trevigiana che nel giro di poco tempo sono riusciti ad individuare uno dei due rapinatori.
Le indagini si sono poi estese nella zona di Mantova e Vicenza, a Montecchio, dove è stato avvistato il furgone, con un'evidente ammaccatura.
Un mezzo "pulito" che uno dei rapinatori aveva preso in prestito dalla fidanzata, una barista albanese 25enne, che lo aveva a sua volta ottenuto da un amico, il titolare, in attesa che le riparassero la macchina.
Ed è così che i due malviventi pensavano che gli investigatori non sarebbero mai risaliti a loro.
Ma la scorsa notte sono scattate le manette per i due albanesi: uno si nascondeva a casa di un parente a Castiglione delle Stiviere mentre il complice si trovava ancora a Montecchio.
I due sono ora rinchiusi rispettivamente nel carcere di Mantova e Vicenza.