Discorso del Questore, dott. Tommaso Cacciapaglia
SAN MICHELE ARCANGELO
30 Settembre 2013
Ciao ragazzi ………..
Perdonatemi, ma volevo salutarli per primi, la loro presenza mi entusiasma, ed al tempo stesso mi commuove…ciao a voi e benvenuti!
Ringrazio S.E. Mons. Corrado PIZZIOLO per averci raccolto qui sotto la Sua pastorale benedizione.
Ringrazio il Vice Prefetto Vicario, il Signor Sindaco di Conegliano, i Sindaci presenti, tutte le Autorità convenute e le Associazioni d'Arma e Combattentistiche, Signore e Signori, cari amici, cari colleghi.
Ringrazio, inoltre, i Comuni e la Provincia per aver onorato questa cerimonia con l'invio dei rispettivi labari.
Non posso nascondere la viva, intima emozione dalla quale sono pervaso, nel trovarmi qui, oggi, in questa avvolgente e sacra cornice, in un giorno che, per le donne e gli uomini della Polizia di Stato, assume un significato, una valenza, una solennità, che forse supera quello intimo ed esclusivo della celebrazione dell'anniversario della fondazione.
Forse mai come quest'anno, semmai, l'alto valore spirituale della ricorrenza odierna si sposa con il mancato soddisfacimento della necessità, che ogni poliziotto ha, …perché lo viviamo come una necessità…credetemi, di celebrare ogni anno, alla presenza dei cittadini e delle autorità, l'anniversario di fondazione del Corpo,…..necessità ed occasione, quest'anno, mancate….in una emergente e condivisa, condivisa da ciascuno di noi, necessità di austerità e rigore…..Parlo di necessità perché il confronto, anche solo di riflessione, tra i vari apparati dello Stato, significa bilanci e rinnovata condivisione di impegni e traguardi….quindi non soltanto un momento celebrativo di un'istituzione, ma anche incontro propulsivo per il domani.
Oggi celebriamo, quindi, una giornata dedicata alla Polizia di Stato, che incontra i cittadini e le Istituzioni, in una cornice di spiritualità eccezionale, in un luogo sacro e possente nella sua capacità di condurre il pensiero verso l'Altissimo e verso una figura, a noi poliziotti, cara come nessuna, poderoso baluardo contro l'oscurità: San Michele Arcangelo, celeste Patrono e rifugio spirituale, sicuro ed inviolabile, per ognuno di noi.
Non è un caso, poi, davvero, la scelta di celebrare questo giorno, non nella città di Treviso, ormai a me cara come se fosse la mia terra, ma nella bellissima Conegliano, laboriosa ed antica comunità del popolo trevigiano…..qui esiste, opera, condivide la quotidianità di ogni cittadino, un presìdio dello Stato, un Commissariato di Polizia che incarna, certamente, la rappresentanza territoriale delle istituzioni immedesimata completamente nel tessuto civile, la più significativa, perfetta realizzazione del concetto di…Polizia di prossimità…che viene, nel contempo, realizzata da un Comando dell'Arma dei Carabinieri, da un Comando della Guardia di Finanza e da un distaccamento dei Vigili del Fuoco,: un presìdio dello Stato, cui il cittadino si rivolge ogni giorno, per qualunque problema, per qualunque necessità, mai sottodimensionata, mai sottovalutata, nella valenza che essa può avere, nella trepidazione che essa può generare, dall'operatore delle Forze dell'ordine che è chiamato ad occuparsene.
Mi pare di poter affermare che qui, in un contesto…più a dimensione d'uomo, in una comunità più ristretta, il rapporto…comunità-istituzioni, e nello specifico…..forze dell'ordine, abbia un connotato di maggiore ….individualità, di maggiore intensità personale se mi permettete, insomma davvero intimo, che certo non manca nelle grosse realtà demografiche, ma che qui, per ovvie ragioni, viene esaltato e certificato.
Ma…è un po' quello che accade qui, oggi, secondo me… pur alla presenza di un parterre istituzionale di rango, ed a questo ci richiama anche la sacra e solenne cornice che ci ospita:
stiamo celebrando, come istituzione tra le istituzioni, una figura che torreggia tra i presìdi celesti: San Michele Arcangelo, ma, intimamente, ognuno di noi, individualmente, nell'anfratto più recondito di se stesso, sta raccomandando i suoi cari, il suo operato, …..la propria coscienza,….di cristiano e tutore dell'ordine….come farebbe se fosse da solo, una domenica qualsiasi, nel raccoglimento più assoluto, più vero, più genuinamente supplice.
Anzi, è proprio una circostanza come questa, talvolta, ma vorrei dire….sempre ….,ad indurre chi, come noi lavora per…gli altri …, ad intime riflessioni, interiori, su quanto facciamo, su come lo facciamo, sul senso che diamo al nostro quotidiano lavorativo che cerchiamo, ogni giorno, di offrire agli altri; ebbene, in questo luogo, l'intensità intima è maggiore, l'introspezione recondita appare priva di qualsivoglia condizionamento esterno….perchè avvertiamo, ancor più ove ce ne fosse bisogno, vicino a noi, l'intensità spirituale e la forza della fede che promanano, perfette, da una presenza viva e reale: quella di uno tra i più forti soldati di Cristo, che ogni giorno, di fianco ad ognuno di noi, cerca di arginare il male, cerca di illuminare le tenebre, cerca di donare un sorriso.
Un sorriso che oggi, consentitemi in chiusura di queste mie brevi riflessioni, che già tanto hanno tolto alla preghiera, voglio riservare a questi meravigliosi ragazzi, ….tutti insieme rappresentano un inno all'Altissimo ed alla vita, essi raccolgono, in quegli occhi curiosi quanto meravigliosi, tutte le nostre speranze, i nostri propositi, i nostri dubbi e le nostre perplessità….se vogliamo sono gli occhi della nostra più severa coscienza, sono le più implacabili sentinelle circa la bontà del nostro operato di ….adulti, e sono quindi forieri, per il ….mondo dei grandi….di chiare ed inequivoche indicazioni, sul senso che stiamo dando al nostro cammino terreno.
Per questo mi piace, in ogni occasione possibile, averli con me, averli con noi poliziotti, farli partecipi del nostro modo di essere ed operare: sono uno stimolo incredibile ad andare avanti, ….sono il motore del mondo.
Ed è con la forza interiore, incredibilmente …sovrumana… che i ragazzi hanno, che ognuno di noi, rappresentanti delle istituzioni, in un intimo e quotidiano rinnovamento di fede e speranza, sotto il paterno sguardo celeste di Dio, deve fare la sua parte per realizzare il ministero di servizio verso il prossimo per il quale ogni giorno operiamo.
Che San Michele Arcangelo ci protegga, noi e le nostre famiglie, e che benedica, ogni giorno, la Polizia di Stato.