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Festa della Polizia, firmato il protocollo "progetto Mercurio"

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Festa Polizia

Discorso del Questore, dott. Maurizio Dalle Mura

Buon giorno a tutti.

Signor Prefetto, autorità, signore e signori, benvenuti alla celebrazione del 166° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato.

I dati relativi al  lavoro  svolto dalla Polizia di Stato di Treviso nell’anno trascorso sono riportati sul sito web della Questura. 

Credo però che alcuni fatti meritino di essere ricordati perché sono strettamente legati al tema della celebrazione  - esserci sempre-.

Il 12-13-14 maggio, Treviso ha ospitato la 90 °adunata nazionale degli alpini, l’Adunata del Piave, mai così partecipata.

E’ stata una grande e bella festa  e tutti coloro i quali sono stati in qualche modo coinvolti nella preparazione e nella realizzazione dell’evento hanno giustamente  rivendicato il merito per l’ottima riuscita della manifestazione, ne hanno parlato e scritto. 

Ricordo una frase di Jhon Keats “ Le vittorie hanno moltissimi padri, le sconfitte sono orfane”. Non voglio unirmi al coro per celebrare la vittoria, ma mi corre l’obbligo, in occasione della nostra festa, di rendere merito ai poliziotti della Questura e delle specialità per  il lavoro fatto, sia nella fase di pianificazione dei servizi, sia in quella operativa.

Il tavolo tecnico presieduto dal Vicario, costituito all’inizio del mese di febbraio dopo il necessario raccordo svolto dal Prefetto, ha esaminato tutti gli aspetti relativi all’adunata: hanno partecipato alle numerose riunioni del tavolo i rappresentanti del Comitato organizzatore,  Funzionari della Questura, della Polizia stradale e della Polizia Ferroviaria,  Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza , del Corpo dei Vigili del Fuoco, delle Polizie Locali di Treviso e degli altri Comuni interessati all’evento, medici del SUEM  118, dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, di  MOM e  di Contarina.

L’esito di questa attività di studio e pianificazione è stato compendiato nell’ordinanza del Questore del 5 maggio, emanata ai sensi dell’art. art 37 del DPR 782  del 1985: è con l’ordinanza di   servizio in materia di  ordine e sicurezza pubblica, infatti,  che il Questore  stabilisce le modalità di svolgimento dei servizi, la forza da impiegare, l’equipaggiamento necessario, i responsabili del servizio e le finalità da conseguire.

E quando è venuto il momento di operare su strada, tutto il personale delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Polizia locale, del SUEM 118, ha svolto il proprio servizio con attenzione e responsabilità.

Signor Prefetto, il modello  messo in campo per l’adunata che, prima di essere attuato, è stato condiviso in  sede di Comitato, ha anticipato il contenuto della circolare del Capo della Polizia – Direttore generale della PS del 23 maggio, che ha richiamato la necessità del responsabile coinvolgimento degli organizzatori delle manifestazioni per una gestione partecipata della sicurezza.

Così come ha anticipato il contenuto della circolare del 7 giugno, emanata dopo i fatti di Piazza San Carlo di Torino del  3 giugno: per l’adunata gli aspetti di safety e di security sono stati valutati in modo approfondito per garantire  l’incolumità fisica   e la sicurezza delle persone.

Esserci sempre – come ho detto è il tema della celebrazione – esserci sempre insieme a tutti coloro i quali concorrono o contribuiscono, facendo ciascuno il proprio mestiere e secondo diversi livelli di responsabilità, a creare la  cornice di sicurezza   per l’ordinato e  sereno svolgimento di ogni manifestazione.

Se  nostro dovere è esserci sempre, non dobbiamo mai pensare di essere soli.

Siamo al servizio della comunità e la comunità questo ce lo riconosce e quando occorre ci sostiene.

Il 9 marzo scorso, alla presenza del Capo della Polizia, si è svolta la cerimonia di intitolazione di un largo cittadino a 4 poliziotti delle Volanti , Massimo Paccagnan, Fanio Soligo, Andrea Murer,  Luca Scapinello, morti in servizio il 25 gennaio 1997.

Il  sindaco, che ringrazio ancora  per aver accolto la nostra proposta e per averla realizzata, ha consegnato il ricordo dei nostri caduti alla comunità trevigiana: il sentimento privato, evocato dalla lapide che ricorda i 6 poliziotti delle volanti e della stradale di Treviso caduti in servizio posta all’ingresso della Questura,  il 9 marzo è diventato memoria collettiva.

La comunità che  ci sostiene è la realizzazione del progetto  Mercurio: i soggetti associativi del mondo economico provinciale trevigiano hanno aderito all’iniziativa della Questura che consentirà di dotare le volanti di nuove tecnologie per potenziare i servizi di  controllo del territorio.

In sintesi, il sistema Mercurio:

  • ridurrà il tempo necessario per eseguire i controlli - la pattuglia che potrà svolgere in autonomia gli accertamenti in banca dati, senza doverli  richiedere via radio alla Sala Operativa;  
  • migliorerà  il coordinamento della Sala Operativa, che potrà vedere in diretta  l’intervento e  potrà inviare in tempo reale fotografie di persone scomparse o ricercate a tutte le pattuglie; 
  • consentirà il controllo automatizzato e istantaneo delle targhe dei veicoli nel corso dell’attività di perlustrazione della volante sul territorio;
  • farà  risparmiare tempo ai cittadini e agli operatori – sarà infatti possibile scrivere atti direttamente sul veicolo, senza che sia necessario  procedere in Questura.

L’operatore deve comunicare alla Sala operativa i  nominativi da  controllare in banca dati, la posizione della macchina, l’ andamento dell’intervento.

La Sala operativa è in grado di localizzare il veicolo e visualizzare il luogo e l’andamento dell’intervento . Gli operatori su strada possono interrogare direttamente la  banca dati 

In piazza è presente un’autovettura del Reparto Prevenzione Crimine Veneto, attrezzata con il sistema Mercurio, che è illustrato sul sito web della Questura e su facebook.

Prima della fine della cerimonia, firmerò il  protocollo di collaborazione con i presidenti della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, di Unindustria Treviso, di Confartigianato marca Trevigiana, di CNA-Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa, di ASCOM-Confcommercio, di Coldiretti, di  Casartigiani, di Confagricoltura Treviso e di  CIA Treviso, che ringrazio per il sostegno e per la sensibilità dimostrata sul tema della sicurezza.

Concludo.

Signor Prefetto,

spirito di servizio, unità di intenti e lealtà sono i valori  che, con i Comandanti Provinciali dei Carabinieri, Gaetano Vitucci, della Guardia di Finanza, Alessandro Serena,  dei Vigili del Fuoco, Nicola Micele, condividiamo  e rappresentano la cifra del nostro essere squadra.

Saluto il Procuratore di Treviso Dott. Michele Dalla Costa, che mi ha ascoltato sempre con grande attenzione e disponibilità.

Saluto le autorità politiche, militari e religiose e i parlamentari   presenti, il Comandante della Polizia Locale di Treviso e il Comandante della Polizia Penitenziaria.

Ringrazio l’avvocato Dino De Poli, Presidente della Fondazione Cassamarca, che ci ha ospitato in questa sala.

Ai rappresentanti delle OO.SS della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno riconosco  di aver tenuto un profilo di grande responsabilità  nel trattare le diverse questioni su cui abbiamo dovuto mettere mano, animati dall’obiettivo comune di risolvere i problemi, attraverso il  confronto delle idee e nel rispetto reciproco dei ruoli e delle opinioni.

Saluto i familiari dei  caduti  e i giovanotti dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.

Ringrazio le donne e gli  uomini della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno che  chiedendosi ” che cosa posso fare per il mio paese”  si impegnano ogni giorno, nel servizio,  a fare del proprio meglio.

E ringrazio i vostri familiari che vi sostengono in questo impegno.

Viva La Polizia di Stato. Viva l’Italia.


09/04/2018
(modificato il 11/04/2018)

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