Oggi, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Polizia di Stato rinnova il suo impegno a prevenire e contrastare ogni forma di violenza di genere. Lo fa con la campagna “Questo non è amore”, realizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, andando nelle piazze, per le strade, nei luoghi di aggregazione di tutte le province italiane, dove i poliziotti delle Questure si avvicinano alle vittime dando loro un’opportunità per denunciare in modo protetto e per conoscere gli strumenti a disposizione per uscire dalla spirale di violenza e soprusi.
A Trento, la Questura ha organizzato per la giornata odierna degli incontri con la cittadinanza - in mattinata presso Piazza Dante e Piazza Duomo e nel pomeriggio all’interno del Mercatino Natalizio di Piazza Fiera - con il personale della locale Divisione Anticrimine, ove verranno distribuiti depliant e materiale informativo sul tema.
È bene ricordare che i destinatari finali della campagna non sono solo le potenziali vittime ma sono anche tutte quelle persone che fanno parte della loro cerchia e che, in quanto familiari, amici, colleghi di lavoro, condividono direttamente o indirettamente le loro sofferenze quotidiane. Ognuno, infatti, può fare la sua parte sostenendo chi è vittima di violenza, in particolare nell’atto più difficile: la denuncia.
Attraverso l’app YouPol della Polizia di Stato, inoltre si può denunciare in modo diretto, anche in forma anonima, un episodio di violenza e richiedere un intervento della Polizia. Esistono infatti nella Polizia di Stato donne e uomini altamente specializzati e formati per trattare questi delicati casi. In alcune occasioni a loro si affiancano degli psicologi e personale della rete locale antiviolenza che assistono chi decide di denunciare dando completo supporto.
L’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato si rivolge anche agli autori delle violenze. Nella provincia di Trento, grazie all’impegno di Questura, P.A.T., Comune di Trento e Centro Uomini Autori di Violenza (C.U.A.V.), è operativo, infatti, il percorso “CambiaMenti”. Il percorso, attraverso la metodologia del lavoro di gruppo, punta a rendere responsabili dei propri comportamenti e delle relative conseguenze gli uomini che utilizzano la violenza, insegnando loro, in un secondo momento, modalità di risposte non violente. Obiettivo principale è quello di ridurre la possibilità di una recidiva violenta.
Infine, la Polizia di Stato mira ad intercettare i più giovani per formare adulti di domani consapevoli e responsabili. Lo fa andando nelle scuole, anche con gli specialisti della Polizia postale, per parlare di “revenge porn” e cyberstalking, che spesso configurano reati prodromici alla commissione di altre condotte più gravi.
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: incontri con la cittadinanza
25/11/2024
(modificato il 26/11/2024)
(modificato il 26/11/2024)