Nonostante siano ormai passati quasi trent’anni dalle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio, non cessa mai l’energia nel coltivare la memoria.
E in questo solco si colloca il prezioso gesto fatto quest’oggi dal Questore della provincia di Trento, alla presenza del Vescovo della città, Monsignor Lauro Tisi e del Commissario del Governo Dott. Filippo Santarelli.
Alle ore 13 di stamani, nei luoghi adibiti alla mensa della Questura per tutto il personale della Polizia di Stato, il Questore ha voluto donare al Vescovo di Trento una bottiglia di olio, l’olio di Capaci, prodotto dagli ulivi del Giardino della Memoria, uno spazio verde vicino al luogo dove si consumò, in Sicilia, l’omicidio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
L’olio viene prodotto dall’associazione “Quarto Savona 15”, sigla radio della scorta del Giudice Falcone nonché nome della Onlus fondata da Tina Montinaro, moglie del caposcorta assassinato.
La Questura di Palermo, lo scorso anno aveva avuto l’idea di donare l’olio alla Chiesa siciliana. Quest’anno, ritenendo che sarebbe stato un segnale importante per tutto il paese che l’olio in questione potesse accompagnare le Celebrazioni Liturgiche della Santa Pasqua, la stessa, di intesa con la Conferenza Episcopale Italiana, ha deciso di estendere l’iniziativa a tutte le diocesi italiane.
L’olio donato verrà consacrato nella Santa Messa crismale del giovedì santo, per essere utilizzato dalla Chiesa Trentina nel corso dell’anno liturgico.