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Fermato scafista sudanese

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Fermato scafista sudanese

Personale della sezione criminalità straniera della Squadra Mobile di Trapani, in collaborazione con Militari della Guardia di Finanza di Trapani, ha posto in stato di fermo A.A. nato in Sudan il 01.01.1993. Lo stesso risulta indagato, in concorso con altri soggetti allo stato ancora ignoti, per il reato di cui all'art. 12 co. 3 e 3bis, lettere a) e b) del D.lgs 286/98, ossia favoreggiamento aggravato all'immigrazione clandestina. Nella mattinata di martedì 12 Aprile u.s. infatti la Nave della Guardia Costiera UBALDO DICIOTTI CP 941 approdava al Molo Isolella del Porto di Trapani, trasbordando 740 migranti, di varia nazionalità tra cui somala, eritrea, siriana, sudanese, marocchina, etiope, yemenita e gambiana, soccorsi nel canale di Sicilia in occasione di due distinti eventi S.A.R. Con particolare riferimento al secondo evento S.A.R. si procedeva all'escussione di moltissimi testimoni che davano versioni univoche riguardo le fasi del viaggio, fornendo descrizioni in sostanza sovrapponibili del migrante che aveva condotto l'imbarcazione in legno. I migranti riferivano di essere partiti la notte tra domenica e lunedì scorso dalla costa libica, dopo aver pagato, per lo stesso viaggio, centinaia di Dinari cadauno ad intermediari dell'organizzazione libica. Nel merito, diversi testimoni riconoscevano un cittadino sudanese, successivamente identificato per A.A. come colui che aveva pilotato il natante con abilità e perizia dalle coste libiche fino al momento del soccorso. Nondimeno, i predetti aggiungevano che il succitato A.A. avesse provato a disfarsi del telefono satellitare, con il quale aveva prima contattato i faccendieri libici e successivamente chiesto i soccorsi, all'interno della borsa di una migrante. Al termine di una laboriosa e complessa attività d'indagine, sostenuta dalla paziente collaborazione di alcuni mediatori culturali, si riusciva a ricostruire quanto accaduto, sequestrando il telefono cellulare sopracitato che il personale della Guardia Costiera, per primo intervenuto, aveva rinvenuto. Sulla scorta di quanto sopra rappresentato, A. A. veniva posto in stato di fermo sussistendo un imminente pericolo di fuga, ed, al termine delle formalità di rito, associato presso la casa circondariale di Trapani a disposizione dell'autorità giudiziaria procedente. Il GIP di Trapani, condividendo le risultanze investigative, convalidava in data odierna il provvedimento di fermo, disponendo per il prevenuto la misura della custodia cautelare in carcere.


19/04/2016

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