Pizzo al Pomodoro
Nella mattina odierna personale della Polizia di Stato in forza alla dipendente Sezione Reati Contro il Patrimonio, dava esecuzione ad un'Ordinanza
applicativa di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, su richiesta del Sostituto
Procuratore della Repubblica, a carico di due soggetti minorenni, di anni 15 e 17, indagati del reato di tentata estorsione aggravata in concorso
con soggetti maggiorenni ai danni di commercianti di questo centro, nonchè del reato di furto aggravato di un registratore di cassa
sottratto all'interno di un esercizio commerciale sito in Trapani.
Con particolare riferimento al reato di tentata estorsione, si osserva che l'esecuzione dei provvedimenti restrittivi rientra nella complessa
indagine condotta da questo Ufficio e culminata lo scorso mese di ottobre, nell'ambito dell' operazione "Pizzo al pomodoro", con l'arresto di 8
soggetti, indagati per numerose attività estorsive, consumate e tentate, poste in essere in danno di gestori di svariati esercizi
commerciali siti in Trapani ed Erice.
Ai soggetti "taglieggiati" gli indagati, a vario titolo, chiedevano la corresponsione mensile di somme di denaro o l'esecuzione gratuita di
commesse di lavoro (quali ad esempio la realizzazione di infissi in alluminio), prospettando la necessità di adempiere a quanto richiesto al
fine di assicurarsi la necessaria "protezione" ed evitare spiacevoli episodi di danneggiamento alle rispettive attività commerciali.
Nel corso dell'attività di indagine era emerso che un pregiudicato C. F. P., il cui spessore criminale veniva utilizzato dai concorrenti nel
reato per intimorire le vittime delle richieste estorsive ed ottenere quanto richiesto, in più occasioni facesse riferimento a soggetti
minorenni, denominati "i picciriddi", incaricati di eseguire ritorsioni e danneggiamenti in danno di attività commerciali o anche di
accompagnare gli indagati, armati di coltello, presso gli esercizi commerciali taglieggiati.
Nello specifico i minori tratti in arresto sono indagati per essersi introdotti, unitamente ad altri soggetti maggiorenni, di cui uno armato di
coltello, all'interno di una sala giochi di Erice C.S., minacciando i gestori e prospettando loro di scassinare le varie apparecchiature da gioco
presenti, al fine di ottenere le somme di denaro già in precedenza richieste per evitare danneggiamenti.
Si rappresenta, inoltre, che gli odierni arrestati sono indagati in concorso anche del reato di furto aggravato di un registratore di cassa
sottratto all'interno di un esercizio commerciale sito in Trapani lo scorso mese di novembre. Nella circostanza uno dei due giovani era entrato nel
negozio e, dopo essersi impossessato repentinamente del registratore di cassa, si dava alla fuga sul ciclomotore guidato dall'altro.
Espletate le formalità di rito i minori sono stati tradotti presso l'Istituto Penale Minorile di Palermo.