Incastrato dal DNA
Nella mattinata odierna personale della Polizia di Stato in servizio presso la Sezione Reati contro il Patrimonio ha tratto in arresto un
pluripregiudicato trapanese B.G.classe 60.
Lo stesso è stato raggiunto da un'Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Trapani su richiesta del Sost. Proc. della
Repubblica per i reati di rapina a mano armata e furto di autovettura con scasso, reati commessi in concorso con altri due soggetti allo stato
ignoti.
I fatti contestati si riferiscono ad una rapina perpetrata presso un supermercato sito in Erice Casa Santa lo scorso mese di ottobre, quando quasi
all'orario di chiusura serale, tre uomini travisati con calze di nylon calate sul volto, facevano irruzione nell'esercizio commerciale, pistola in
pugno, e svuotavano le casse sotto gli occhi impauriti di clienti.
Nell'occasione i malfattori scappavano a bordo di un'autovettura risultata rubata che veniva rinvenuta l'indomani poco distante dal luogo della
rapina.
All'interno della autovettura gli investigatori rinvenivano le calze di nylon utilizzate dai rapinatori che venivano sequestrate ed affidate per le
analisi al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Palermo.
Le consequenziali analisi permettevano di rinvenire, dalle formazioni pilifere e salivari rinvenute sulle calze tre profili genetici (DNA)
riconducibili ad altrettanti individui di sesso maschile.
Le certosine indagini condotte dagli investigatori della Squadra Antirapina permettevano di restringere il cerchio dei sospettati ad un
ristrettissimo numero di soggetti che, per precedenti specifici e per caratteristiche fisiche simili a quelle dei rapinatori, si riteneva potessero
aver compiuto il crimine in parola.
Per tali soggetti, segnalati al PM, il Giudice disponeva apposito Decreto per il prelievo coattivo di campioni biologici ai sensi degli art.359 bis
e 224 bis del C.p.p..
Tali ultimi articoli sono stati introdotti dalla L. 85 del 2009 che ha previsto anche in Italia la l'istituzione della banca dati nazionale del
DNA.
I prelievi fornivano riscontro positivo per il B.G. a carico del quale si registrava una profonda somiglianza nella corporatura e nell'andatura
rispetto ad uno dei rapinatori ripresi dal circuito di videosorveglianza del supermercato.
Il B.G., già conosciuto da quest'Ufficio per i suoi numerosi precedenti (soprattutto in materia di reati contro il patrimonio) era stato
coinvolto nell'operazione "Pizzo al Pomodoro" che aveva portato all'arresto dello stesso e di altri sette soggetti responsabili di estorsioni in
danno di commercianti.
Le indagini proseguono per individuare i complici.