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Arresti domiciliari per tentata estorsione

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Squadra Mobile Trapani

Personale della Polizia di Stato in servizio presso la IV sezione della Squadra Mobile di Trapani - Reati contro il patrimonio e la P.A.- dava esecuzione ad Ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Trapani su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica nei confronti di V.C., di anni 26, gravemente indiziato del reato di estorsione continuata e di tentata estorsione continuata in danno di un giovane di questo centro.

Il V.C. in un primo momento aveva prospettato alla vittima del reato, che nel tempo aveva indotto in uno stato di sudditanza psicologica, la necessità di consegnarli somme di denaro in cambio della sua protezione da alcuni soggetti pregiudicati di Trapani che, a suo dire, lo avevano preso di mira e dai quali poteva subire furti o danneggiamenti.

Successivamente minacciava la parte offesa dicendole che, se non gli avesse consegnato somme di denaro o oggetti per il valore corrispondente a quanto richiesto, gli sarebbe finita male.

Il V.C. riusciva così ad ottenere nel corso di circa 3 anni diverse somme di denaro ed un IPHONE.

Di recente, l'odierno indagato, nel corso di conversazioni anche telefoniche, tentava di ottenere un ulteriore somma di denaro, minacciando la sua vittima che se non gli avesse consegnato quanto richiesto avrebbe strappato la sua carta di identità, di cui era in possesso, e che lo avrebbe rintracciato ovunque per fargliela pagare.

Significativo delle gravi angherie poste in essere dal V.C. è l'episodio in cui questi comunicava, massaggiando tramite Facebook, alla sua vittima di averne venduto il cellulare IPHONE, chiedendogli contestualmente il carica batteria ed un'autocertificazione che dimostrasse la legittima provenienza del bene.

Le particolari difficoltà economiche in cui versava il destinatario delle richieste estorsive, che riferiva di aveva corrisposto, ottenendo anche prestiti da terzi, al V.C una somma di denaro pari a diverse migliaia di Euro, lo inducevano a denunciare i fatti presso questo Apparato Investigativo.

Le indagini attivate prontamente consentivano di acquisire significativi riscontri all'ipotesi investigativa che portavano all'emanazione da parte dell'A.G. della misura cautelare in argomento.


26/08/2011

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