Prosegue incessante l’azione di prevenzione e controllo del territorio.

Prosegue incessante l’azione di prevenzione e controllo del territorio.

Nella nottata del 23 febbraio u.s., l'equipaggio di pattuglia della Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Mazara del Vallo interveniva presso il posto di pronto soccorso del locale Ospedale Civico per segnalata presenza di straniero extracomunitario che aveva una discussione con i sanitari che lo avevano curato. Dimesso nella mattinata successiva dai medici del predetto nosocomio, lo straniero in questione risultava privo di documenti e non in regola con le norme sul soggiorno in territorio nazionale. Pertanto, preso in consegna dall'equipaggio della Volante di turno, l'extracomunitario veniva condotto in Commissariato per i conseguenti riscontri d'identità. A completamento delle attività di accertamento e riscontro circa la sua posizione in territorio della Repubblica, personale della locale Sezione Immigrazione e Polizia delle Frontiere dichiarava in arresto M. T., straniero extracomunitario di 29 anni, il quale risultava destinatario di ordine del Questore di Macerata di lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni (a suo tempo debitamente notificato). Proprio perché risultato clandestinamente presente in Italia nonché inottemperante al menzionato "ordine", il cittadino extracomunitario veniva arrestato. L'arresto veniva convalidato dal Giudice competente nella giornata di ieri 25.02.2011 e lo straniero sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma presso la polizia giudiziaria che lo aveva arrestato. Inoltre, i controlli straordinari sul territorio operati in quest'ultimi giorni, allo scopo di proseguire l'incisiva azione preventivo-repressiva già intrapresa nella settimana precedente, hanno consentito di: · controllare ed identificare ben 482 persone; · operare verifiche documentali su 207 veicoli; · e di elevare 28 contravvenzioni per accertate infrazioni al Codice della Strada, facendo particolare attenzione, nel corso dello svolgimento dei relativi servizi, soprattutto ai giovani che non fanno uso del casco protettivo al fine di sensibilizzarli sempre più al fatto che detto accessorio - oltre ad essere obbligatorio - potrebbe salvare loro la vita.