Tre denunce ed un arresto per favoreggiamento immigrazione clandestina
In seguito a specifica attività di indagine, personale della Sezione Investigativa denunciava un mazarese di 59 anni, un castelvetranese di
20 anni ed una marocchina di 41 anni, in quanto resisi penalmente responsabili di favoreggiamento di ingresso clandestino di cittadini
extracomunitari. In concorso tra di loro, in particolare, sono accusati di aver posto in essere una condotta diretta a procurare l'ingresso
illegale in Italia di diversi cittadini extracomunitari marocchini, attraverso il meccanismo dei matrimoni fittizi, celebrati in Marocco con
cittadini italiani.
L'attività di indagine è nata successivamente ad una serie di controlli amministrativi, effettuati al fine di monitorare la presenza
regolare nella città di Castelvetrano di quei cittadini extracomunitari i quali avevano ottenuto il visto di ingresso dopo aver contratto
matrimonio con cittadini castelvetranesi. Da tali controlli è emerso, in particolare. che diversi cittadini italiani di Castelvetrano
avevano contratto matrimonio in Marocco, con cittadini marocchini; tuttavia, alcuni di queste unioni risultavano, in realtà, essere dei
matrimoni di "comodo", circostanza resa palese dalla mancata effettiva convivenza.
Approfondendo, dunque, l'attività di indagine si è accertato che il ventenne castelvetranese denunciato aveva il compito di reclutare
cittadini italiani, disposti a sposarsi in maniera fittizia con cittadini stranieri, allo scopo di fare conseguire a questi ultimi il relativo
visto di ingresso per motivi familiari, autorizzazione che gli avrebbe consentito di entrare nel nostro Paese e richiedere, successivamente,
relativo permesso di soggiorno. Dopodiché, riscontrata la disponibilità a contrarre matrimonio, rinviava la realizzazione del piano
criminoso al complice mazarese il quale curava, unitamente alla convivente marocchina, l'esecuzione della restante parte del disegno criminoso. Il
mazarese si preoccupava, in particolare, di organizzare al cittadino italiano il viaggio in Marocco, paese ove veniva celebrato il matrimonio,
acquistando per lui i biglietti aerei di andata e ritorno, con partenza dall'aeroporto di Palermo ed arrivo a Casablanca. Giunti all'aeroporto di
Casablanca trovavano la convivente marocchina ad attenderli, la quale aveva il compito di accompagnarli nella città ove si sarebbe proceduto
alla celebrazione del matrimonio.
Celebrato il matrimonio, il cittadino italiano rientrava in Patria ove avrebbe dovuto attendere il/la proprio sposo/a il quale in molti casi, dopo
aver espletato le dovute formalità burocratiche, raggiungeva altre mete una volta entrato nel nostro territorio nazionale.
La realizzazione del piano criminoso comportava per il cittadino extracomunitario la corresponsione di una prestazione economica che poteva
raggiungere anche i 10000 euro.
Per i fatti sopra esposti il Commissariato di p.s. di Castelvetrano denunciava i soggetti coinvolti per il reato di favoreggiamento di immigrazione
clandestina.
In tema di contrasto al fenomeno dell'immigrazione clandestina è, altresì, da segnalare l'avvenuto arresto di un gibellinese di 54
anni, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, in quanto divenuta definitiva nei suoi confronti
la sentenza di condanna di sei anni di reclusione, per i reati di estorsione e favoreggiamento di immigrazione clandestina, consumati nei confronti
di un cittadino tunisino. In particolare, il gibellinese, al fine di trarne un ingiusto profitto, poneva in essere una condotta diretta a favorire
la permanenza nel territorio italiano del cittadino extracomunitario, privo di permesso di soggiorno, costringendolo con minaccia a lavorare alle
proprie dipendenze.