Arrestati fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro
Stamane, nelle provincia di Trapani, investigatori della Polizia di Stato appartenenti al Servizio Centrale Operativo ed alle Squadre Mobili di Trapani e Palermo, hanno eseguito 19 fermi di indiziato di delitto, emessi dalla Procura della Repubblica di Palermo,nei confronti di esponenti di spicco del "mandamento" mafioso di Castelvetrano, ritenuti tra i principali favoreggiatori della latitanza del boss Matteo MESSINA DENARO.
I soggetti colpiti dal provvedimento restrittivo devono rispondere, a titolo diverso, dei reati di associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di società e valori, di estorsione, danneggiamento e favoreggiamento personale, aggravati dalle finalità mafiose.
Nel corso dell'operazione, sono state eseguite oltre 40 perquisizioni, nelle province di Trapani, Palermo, Torino, Como, Milano, Imperia, Lucca, Siena e Caltanissetta nei confronti di altrettanti soggetti contigui all'ambito mafioso orbitante intorno a Matteo MESSINA DENARO, mentre sarà richiesto alla competente Autorità giudiziaria il sequestro preventivo di varie attività commerciali ed imprese fittiziamente intestate a collaboratori del latitante.
L'operazione odierna costituisce la seconda fase operativa di una complessa attività d'indagine condotta da uno speciale team investigativo composto da esperti del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre Mobili di Trapani e Palermo che, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Palermo stanno ricostruendo il reticolo di rapporti personali riferibili al latitante Matteo MESSINA DENARO, capo del "mandamento" di Castelvetrano, vertice incontrastato di cosa nostra nella provincia di Trapani e - dopo la cattura dei boss Bernardo PROVENZANO e Salvatore LO PICCOLO - tra gli elementi di assoluto rilievo della mafia siciliana.