Si è tenuto ieri, presso il Polo Territoriale Universitario di Trapani, il convegno “LE NUOVE DROGHE”, promosso dalla Questura di Trapani, Prefettura, Asp, Ufficio Scolastico Regionale, Università di Palermo e Consorzio Universitario della provincia di Trapani.
L’aula magna dell’Università ha accolto numerose scuole del territorio, con studenti e docenti venuti a seguire con particolare interesse la spiegazione dei relatori sulla pericolosità delle nuove droghe sintetiche e sull’effetto distruttivo che queste possono avere sulla salute e sulla vita di chi le consuma.
Particolarmente toccanti sono stati, il minuto di silenzio voluto da Antonio Pignataro, dirigente generale di Pubblica Sicurezza, per ricordare i giovani stroncati dalle droghe e le drammatiche parole di un ex tossicodipendente, che ha testimoniato la durezza e le trappole del mondo delle dipendenze da sostanze stupefacenti.
Il Questore di Trapani, Giuseppe Felice Peritore, nell’ambito dei vari saluti istituzionali che hanno preceduto gli autorevoli interventi dei relatori, ha spiegato ai ragazzi che la mafia detiene il monopolio della droga. Acquistare una dose equivale ad alimentare la mafia”. Un messaggio forte, che richiama alla consapevolezza del legame tra droga e criminalità organizzata. Ha, inoltre, ribadito che i costanti servizi sul territorio della Questura di Trapani e dei Commissariati di P.S. distaccati, hanno permesso di conseguire, nell’anno, importanti risultati nel contrasto del fenomeno.
I dati emersi da un sondaggio proposto ai giovani presenti, al termine del convegno, sono, purtroppo, allarmanti poiché le segnalazioni di uso di sostanze stupefacenti, hanno subito, dall’inizio dell’anno, un incremento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2023.