Commissariato "Dora Vanchiglia"
Il Commissariato di P.S. “Dora Vanchiglia” ha eseguito la misura del Fermo di Indiziato di Delitto nei confronti di 3 soggetti, tutti di origine marocchina, che occupavano abusivamente un alloggio di uno stabile abbandonato in via Bologna, diventato il campo base delle relative attività criminali, tutte perpetrate nelle vicinanze della loro abitazione.
Gli investigatori hanno accertato come questi commettessero scippi e rapine in danno di donne sorprese in strada da sole, mentre si stavano recando al lavoro nella fascia oraria ricompresa tra le 6.00 e le 8.30 del mattino. I reati sono stati perpetrati nelle zone ricomprese tra corse Vercelli, lungo Dora Napoli e via Bologna. La refurtiva veniva poi lasciata all’interno dell’alloggio occupato.
L’attività investigativa del Commissaria di P.S. Dora Vanchiglia è nata dalla trattazione di una rapina commessa il 18 aprile u.s. nei pressi di via Perugia, alle 8.00 del mattino. La vittima, una donna che si stava recando al lavoro, aveva appena parcheggiato la macchina quando veniva afferrata alle spalle da un giovane extracomunitario che tentava di scaraventarla fuori dall’auto. Nel tentativo di difendersi, la donna si era aggrappata con forza alla portiera del veicolo facendo desistere il malfattore dal tentativo di sottrarle l’automobile. Nel frangente, un secondo complice apriva la porta lato passeggero impadronendosi della borse e del telefono cellulare che erano poggiati sul sedile. Portato a termine il colpo, i rei scappavano a piedi in direzione di via Pisa mentre la donna, ancora terrorizzata da quanto accaduto, si accorgeva di aver riportato una ferita al labbro che le cagionava la fuoriuscita di sangue ed un ematoma sotto il mento.
Il primo fermo nei confronti di uno degli autori di questo reato, N.M., cittadino marocchino, è avvenuto a distanza di pochi giorni dal fatto, il 23 aprile u.s., in seguito all’attività investigativa espletata sulle immagini acquisite dagli apparati di videosorveglianza; contestualmente, iniziavano le ricerche del suo complice, conclusesi a distanze di poche ore della stessa giornata, alle 21.30, con il fermo di J.Z., cittadino marocchino, classe 1987, con precedenti specifici e già pregiudicato, da poco tempo uscito di carcere. La misura del fermo ha consentito l’individuazione dell’alloggio di via Bologna che era diventato il campo base dei delitti perpetrati in danno del “vicinato”. Nell’alloggio sono state rinvenute, abbandonate sul pavimento, delle borse da donna con all’interno dei documenti, scoprendo inoltre la presenza di un terzo posto letto, che stava ad indicare l’uso dell’alloggio da parte di una terza persona.
Il 26 aprile l’attività investigativa degli operatori del Commissariato “Dora Vanchiglia” ha consentito di addebitare ad uno dei soggetti già fermati un’altra rapina perpetrata nelle vicinanze, questa volta in danno di un connazionale che, avvicinato con la scusa della richiesta di una sigaretta, al suo rifiuto veniva colpito al volto con un oggetto contundente, riportando un taglio profondo all’altezza delle sopracciglia ed allo zigomo. Mentre la vittima si accasciava al suolo per il duro colpo subito, il rapinatore gli rubava il cellulare Samsung per poi allontanarsi frettolosamente a piedi.
Sempre il 26 aprile, gli operatori del Commissariato “Dora Vanchiglia” hanno identificato il terzo componente della banda dell’alloggio di via Bologna come autore responsabile di uno scippo commesso l’11 aprile u.s. in danno di una donna in condizione di minorata difesa, dal momento che nel momento della rapina era impossibilitata nei movimenti stringendo a sé, sulla schiena, il figlio neonato. E’ stato così sottoposto a fermo C.A., cittadino marocchino classe 1986, anche questi occupante l’alloggio di via Bologna n. 55. Tutti gli effetti personali delle vittime rinvenuti nell’alloggio sono stati sottoposti a sequestro e verranno riconsegnati alle persone offese all’esito dell’iter giudiziario.