17 aprile 2018 - 4^giornata dedicata al contrasto del fenomeno del riciclaggio di rame
Proseguono a livello nazionale i controlli disposti dal Servizio Polizia Ferroviaria denominati “Oro Rosso” che, dall’aprile dell’anno scorso, si susseguono a scadenza periodica; le operazioni prevedono una serie di ispezioni ed accertamenti alle ditte adibite al recupero e smaltimento rifiuti che possono rivestire un ruolo determinante nella filiera del riciclaggio di rame di provenienza furtiva, o all’indirizzo di depositi adibiti alla momentanea custodia dell’ “oro rosso”.
L’attività investigativa della Polfer non tralascia alcuno dei variegati e complessi aspetti del fenomeno e le sue implicazioni, penali o amministrative, quali il furto, il danneggiamento di strutture, con ripercussioni anche gravi sul regolare svolgimento di un servizio pubblico quale quello del trasporto ferroviario, il controllo sulle fatturazioni del metallo, bolle di accompagnamento, registri di deposito e licenze; la finalità è ricostruire tutti i passaggi, dalla provenienza alla successiva commercializzazione del rame e altri materiale ferrosi, con un lavoro che implica anche l’analisi puntuale della documentazione contabile delle attività commerciali ispezionate.
Quella di martedì 17 aprile è stata la quarta giornata, dall’inizio dell’anno, dedicata al contrasto del fenomeno ed ha visto impegnata anche la Polizia Ferroviaria del Compartimento Piemonte e Valle d’Aosta in ispezioni e controlli sul territorio di entrambe le regioni di competenza; complessivamente, le verifiche effettuate sono state 21 in altrettanti depositi di rottami, 12 su linee ferroviarie e 3 su strada, ed hanno toccato i comuni di San Marcel e Chambave, Chivasso, Salassa, Vercelli, Costigliole d’Asti, Domodossola, Tronzano Vercellese, Saluggia, Racconigi, Serravalle Scrivia, Tortona, Mandrogne ed altre.
In particolare, nelle ditte sono stati esaminati i materiali lì presenti, quindi non solo i metalli ma anche i rifiuti e gli scarti da lavorazioni, nonché la corrispondenza tra registri e quanto effettivamente giacente; in tutto 63 le persone identificate e controllate. Interessanti gli spunti investigativi raccolti nel corso dei controlli, per i quali sono in atto approfondimenti; nel torinese è stata accertata un’attività di gestione di rifiuti non autorizzata con contestuale sanzione amministrativa di 3100 euro.