Si tratta di un uomo classe 1976
Lui 41 anni, lei 38, un fidanzamento che andava avanti da qualche anno.
Entrambi avevano avuto una precedente storia da cui avevano avuto dei bambini. Un rapporto idilliaco, poi i primi problemi.
Tre ragazzini coinvolti in una relazione travagliata che andava avanti ormai da mesi; infatti, da ottobre la donna ha incominciato a subire le prime percosse e minacce. Lei non ha avuto mai la forza di allontanarlo, seppure sottoposta al pericolo di morte, ripetute telefonate e messaggi, ricatti di vario genere.
Invero, l’uomo l’aveva anche intimidita dicendole che l’avrebbe sfigurata con l’acido e le aveva incendiato l’auto.
Una sera, ormai terrorizzata per la sua vita e quella di suo figlio, è riuscita a confidare tutto agli inquirenti. Dopo due giorni, al termine di un’attenta attività di osservazione e intercettazione delle telefonate tra i due soggetti, l’incubo della donna ha avuto fine.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno appreso che lui sarebbe andato presto da lei con la scusa di avere un ultimo incontro.
Dopo una folle corsa in macchina, con a bordo i suoi due bambini, accecato dalla gelosia, ha parcheggiato l’auto e si è fiondato verso il portone dell’abitazione della donna. L’ultima persecuzione è stata il dito su quel campanello. L’uomo, al fine di evitare ulteriori lesioni e pericoli per la donna e i minori coinvolti nella triste vicenda, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, è stato immediatamente arrestato dalla Polizia con l’accusa di stalking.