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Torino: 18 misure cauteleri emesse a carico di diversi esponenti

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foto repertorio

Oggetto delle misure cautelari, gli scontri dello scorso 28 giugno 2015 a Chiomonte

L’attività di indagine svolta dalla DIGOS e le relative acquisizioni probatorie, hanno permesso di identificare alcuni degli autori di fatti criminosi dello scorso 28 giugno 2015 e di deferirli alla competente A.G. per i reati di resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, lesioni personali, esplosioni di ordigni con la finalità di turbare l’ordine pubblico (art.6 legge 895/67 e art.10 legge 497/74).

Al termine delle indagini, l’Ufficio del GIP del Tribunale di Torino,  su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha  emesso 18 Ordinanze di applicazione di misura cautelare non carcerarie a carico di esponenti del movimento anarchico e antagonista, nonché di alcuni soggetti appartenenti al movimento  NO TAV.

In particolare, è stata emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 9 soggetti (di cui due residenti nella provincia di Modena) ritenuti responsabili delle condotte più gravi, nonché la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G.  nei confronti di altri  9 attivisti (di cui uno residente nella provincia di Modena, uno in quella di Reggio Emilia ed un altro a Roma).

Personale della DIGOS di Torino sta eseguendo le misure  con la collaborazione delle Questure – DIGOS – di Modena, Roma e Reggio Emilia, città nelle quali ha operato anche   personale di questa DIGOS.

Inoltre, nella stessa giornata, si è provveduto ad eseguire  il decreto di fermo, emesso dalla locale Procura della Repubblica - nei confronti di due attivisti del movimento  antagonista (di cui uno residente a Modena e l’altro a Torino), responsabili dei medesimi fatti-reato contestati ai destinatari delle misure cautelari di cui sopra.

Tale decreto trae origine  dall’acquisizione di ulteriori elementi di prova emersi nel corso di perquisizioni domiciliari e personali eseguite da questa DIGOS nei giorni scorsi, che vanno a rafforzare le posizioni di responsabilità dei due indagati.

Il 28 giugno 2015, nel comune di Chiomonte (TO), per iniziativa del “Coordinamento Comitati NO-TAV”, ebbe  luogo una importante manifestazione, denominata “Al cantiere tutti/e insieme contro TAV e grandi opere”, indetta in occasione della “ricorrenza” dei fatti accaduti il 27 giugno e 3 luglio 2011 nella stessa località.

A tale  manifestazione parteciparono circa 1500 manifestanti, tra cui 500 aderenti all’area antagonista, un centinaio dei quali provenienti da altre città italiane (Alessandria, Bologna,  Roma, Reggio Emilia e Modena).

Durante l’iniziativa di protesta, si verificarono  delle violente azioni commesse da un gruppo composto da un centinaio di facinorosi, la maggior parte dei quali travisati ed indossanti abbigliamento di colore scuro, che aggredirono, a più riprese,  le forze dell’ordine poste a protezione del cantiere TAV.

Nella circostanza, i facinorosi, tutti compatti, con azioni ben programmate, lanciarono svariati oggetti contundenti, artifizi pirotecnici ed esplodenti contro le Forze dell’Ordine, che provocavano il ferimento di alcuni agenti.

L’attività di polizia giudiziaria condotta dalla DIGOS immediatamente dopo la manifestazione consentì di  individuare e  sequestrare il furgone utilizzato dai facinorosi come mezzo di supporto logistico. All’interno fu rinvenuto diverso materiale utilizzato per sferrare i violenti attacchi contro le forze dell’ordine: scudi in plexiglas,  maschere antigas, occhiali protettivi, tute nere e vario materiale esplodente.

 

 

 

 


21/06/2016

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