L’iniziativa “Progetto Camper” della Polizia di Stato prosegue con l'allestimento di punti informativi nei vari quartieri di Torino e cintura.
Oggi, gli agenti della Questura di Torino saranno presenti in piazza Martiri della Libertà, a Rivoli, in occasione della Fiera annuale di Santa Caterina.
Il Camper della Polizia di Stato contro la violenza di genere ha lo scopo di mettere a disposizione, nei luoghi normalmente frequentati dalle persone nella vita quotidiana come i mercati e le piazze, un punto di ascolto avanzato in cui sia possibile non solo ricevere informazioni, ma anche avvalersi del patrimonio professionale degli operatori specializzati della Polizia di Stato affiancati da personale dei servizi sociali, per favorire l’emersione di gravi reati o di situazioni a rischio.I
Questo approccio ha avuto un enorme successo, infatti sono state centinaia le persone contattate e, in alcuni casi, la grande capacità di ascolto del personale della Polizia di Stato ha potuto raccogliere delle vere e proprie richieste d’aiuto; in altri casi, più semplicemente, sono stati illustrati all’interlocutore/interlocutrice gli strumenti normativi in vigore.
Contemporaneamente, in Questura, sarà a disposizione un’equipe di operatori specializzati della Divisione Polizia Anticrimine, della Squadra Mobile, dell’Ufficio Prevenzione Generale e dell’Ufficio Sanitario Provinciale, che fornirà supporto ad eventuali vittime e garantiranno la comunicazione con i referenti locali della Rete Antiviolenza.
La postazione mobile è utile anche per fornire informazioni su tutte le iniziative che la Polizia di Stato ha intrapreso per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne come, per esempio, il protocollo operativo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite).
Grazie all’adozione del protocollo EVA gli operatori sul campo e coloro che, in Sala Operativa, coordinano e gestiscono a distanza tutte le fasi degli interventi, sono in grado di sapere, per esempio, se vi siano stati in passato altri episodi di violenza nello stesso contesto familiare. Inoltre, vengono compilate delle schede che permettono, anche in assenza di formali denunce, di tenere sotto controllo situazioni di disagio nelle quali intervenire in caso di reiterazione di fatti violenti