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Torino: arrestato dalla Polizia di Stato truffatore

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immagine di repertorio

L'uomo era colpito da un provvedimento di esecuzione pene concorrenti (anni 4 e mesi 8 reclusione)

In data 8/11/2017, il personale del Commissariato Barriera Milano ha arrestato FILANNINO Nicola, condannato alla pena complessiva di anni 4 e mesi 8 di reclusione dall’Ufficio Esecuzioni Penali di Torino.

L’arresto è l’epilogo di una lunga e laboriosa attività di indagine svolta dagli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato che, a partire dal 2014, hanno dapprima raccolto segnalazioni provenienti da diversi commercianti di zona, truffati da clienti apparentemente solvibili che, dopo aver acquistato merci di significativo valore, pagavano con assegni circolari della Banca CARIPARMA. Gli assegni, una volta versati in banca, erano risultati tutti immancabilmente falsi.

Gli investigatori, esaminando le modalità delle azioni criminose, hanno scoperto che si trattava di truffe seriali che avevano colpito, oltre i negozianti del quartiere, anche ditte, sia della cintura torinese che di altre regioni. Le vittime risultavano essere aziende dei più disparati settori merceologici che, contattate sia per via telematica che di persona, fornivano ingenti quantitativi sia di alimentari (formaggi, prosciutti e salumi vari, vini, olio, ecc.) che di manufatti edili (materiale elettrico e da costruzione) e per l’arredo della casa (mobili, stufe, materiale informatico, ecc.) previo il pagamento mediante assegno circolare.

Al termine delle laboriose indagini veniva individuata la “mente” della banda (composta da almeno cinque persone), in FILANNINO Nicola, già conosciuto all’Ufficio per fatti analoghi. I proventi illeciti, secondo le stime fatte dall’Ufficio, sono risultati superiori ai 200.000 euro.

Durante l’attività d’indagine volta al rintraccio di FILANNINO, che non aveva stabile dimora, le denunce nei suoi confronti si moltiplicavano coinvolgendo vittime anche di altre Regioni italiane.

Il modus operandi era sempre lo stesso: utilizzando la partita IVA e denominazione di una sua precedente ditta, FILANNINO ordinava materiale (a volte anche per cospicue somme di denaro) di ogni tipo (caldaie, muletti sollevatori, vino, materiale edile, arredamento, abbigliamento) pagandolo poi con assegni circolari della Banca Cariparma, stampati tramite complici (uno di questi, cittadino rumeno) utilizzando attrezzature informatiche.

Nel caso di truffe ai danni di persone operanti fuori provincia o regione, FILANNINO si faceva consegnare il materiale in questo capoluogo, ad indirizzi diversi, pagando poi il corriere con lo stesso tipo di assegno falsificato.

Messi di fronte alle proprie responsabilità, grazie alla professionalità del personale operante, gli stessi indagati ammettevano le responsabilità, prima ancora che l’A.G. emettesse i provvedimenti cautelari.

La locale Procura procedeva, pertanto, ad iscrivere il Procedimento per associazione per delinquere finalizzata alle truffe e alla falsità in atto pubblico, nonché per ricettazione, inviando nel maggio 2016 i Decreti di avviso di garanzia, nonché Decreti di perquisizione e di interrogatorio. L’indagine raggiungeva il suo culmine nel luglio scorso, allorquando il Commissariato eseguiva le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di FILANNINO e di uno dei suoi complici, mentre gli altri correi sono stati indagati in stato di libertà.

Giova precisare che i predetti sono attualmente indagati da numerose Procure della Penisola e altri Uffici e Comandi dell’Arma stanno ancora effettuando indagini.

 

 


10/11/2017

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