La Polizia di Stato nelle piazze torinesi impegnata nella prevenzione e contrasto della violenza di genere
E' in corso dalle 7.30 e continuerà fino alle 13.30, nel mercato rionale di Piazza Foroni, l’iniziativa del camper della Polizia di Stato allestito per la campagna “Questo non è amore”, finalizzata alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.
L’iniziativa si inserisce fra le numerose che la Polizia di Stato ha intrapreso per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne.
In questa direzione, si muove anche l’adozione del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure italiane. Il protocollo E.V.A. ha codificato in linee guida le best practice per la gestione degli interventi legati alla violenza di genere in caso di primo intervento degli addetti al controllo del territorio, come avviene nel caso delle cosiddette “liti in famiglia”. Le linee guida si rivolgono non solo agli operatori sul campo ma anche a coloro che, in Sala Operativa, coordinano e gestiscono a distanza tutte le fasi dell’intervento. Si tratta di procedure che consentono agli equipaggi della Polizia di Stato di sapere, per esempio, se vi siano stati in passato altri episodi di violenza nello stesso contesto familiare e che, attraverso la compilazione di checklist, permettono anche in assenza di formali denunce, di tenere sotto controllo situazioni di disagio nelle quali intervenire in caso di reiterazione di fatti violenti
Il “Progetto CAMPER” continuerà con le stesse modalità già attuate lo scorso 13 ottobre in Corso Racconigi.
Il camper della Polizia di Stato sarà presente nelle prossime settimane in diverse zone e quartieri del capoluogo e della provincia nei luoghi di maggiore aggregazione sociale e sfruttando eventi che richiamano l’afflusso della collettività.Nel punto informativo sarà presente personale specializzato nel supporto alle vittime di violenza di genere; inoltre, in Questura, presso gli appositi locali “Una stanza per Te” saranno in servizio altri operatori specializzati della Divisione Polizia Anticrimine, della Squadra Mobile e dell’Ufficio Sanitario Provinciale, che forniranno il loro apporto professionale ad eventuali vittime e garantiranno la comunicazione con i referenti locali della Rete Antiviolenza.
Inoltre, verrà distribuito materiale informativo realizzato anche in differenti lingue straniere.