La Polizia di Stato presente nei quartieri della periferia
Continua senza sosta l’attività della Polizia di Stato nei quartieri cittadini, anche periferici, volta al contrasto dei fenomeni legati alla microcriminalità su più fronti.
In differenti contesti operativi, gli operatori del Commissariato Barriera Milano, coadiuvati anche da personale del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Mobile, hanno individuato soggetti dediti a reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla violazione della Legge sull’immigrazione ed anche contro la persona ed il patrimonio.
E’ il caso, ad esempio, di Laurentiu, un cittadino rumeno di 27 anni, autorizzato a svolgere l’attività di panettiere dal mese di marzo da parte dell’ufficio esecuzione penale esterna di Torino; il giovane, a seguito di una condanna riportata nel 2013 per “porto di strumenti atti ad offendere e lesioni personali aggravate”, si trovava in regime di affidamento in prova ai servizi sociali. Il medesimo, più volte, violava le prescrizioni imposte dalla misura cui è sottoposto: infatti, risultava assente dal posto di lavoro senza giustificato motivo in occasione di tre controlli effettuati da personale della Polizia di Stato. Inoltre, veniva denunciato appena 2 settimane fa sempre da personale dipendente per lesioni, danneggiamento e minacce. Pertanto, l’Autorità Giudiziaria ne sospendeva la misura alternativa e ne disponeva l’accompagnamento in carcere dopo la notifica della sospensione.
Ed è anche il caso di un altro cittadino rumeno che, denunciato per maltrattamenti e lesioni dalla compagna - l’uomo era appena stato scarcerato dopo un arresto per minacce ed atti persecutori sempre in ambito familiare – è stato allontanato dalla casa familiare: al momento dell’attuazione del provvedimento nei suoi confronti da parte degli agenti, lo stesso è stato trovato in possesso di 2 televisori ed un computer di provento furtivo; pertanto, è stato anche denunciato per ricettazione.
A seguito, invece, di un controllo del territorio effettuato in orario serale la zona di Lungo Stura Lazio, via Puglia, Strada Settimo, via Botticelli, gli operatori del Commissariato hanno provveduto all’identificazione di 30 cittadini stranieri. 9 di essi, di nazionalità marocchina e nigeriana, al termine degli accertamenti svolti sull’identità personale presso gli uffici della Questura, sono stati espulsi dal territorio nazionale con Ordine del Questore.
Infine, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria della squadra di p.g. del Commissariato, sono stati individuate le abitazioni di tre pusher, noti nel quartiere. Si tratta, nel primo caso, di un cittadino senegalese di 30 anni, irregolarmente residente in Italia. Il giovane, seppur noto nella zona dei giardini di via Montanaro come fornitore per i tossicodipendenti, era molto abile nel non lasciare tracce di sè. Gli agenti, a seguito di un accurato servizio di osservazione, ne hanno individuato il nascondiglio in via Breglio. All’interno dell’alloggio sono state rinvenute sequestrate svariate dosi di stupefacente – cocaina - e tutto il materiale utile al confezionamento dello stesso. Un’altra coppia di senegalesi, maggiorenni, controllati all’interno del bar Mikilù, venivano trovati in possesso di alcune dosi di stupefacente, che tentavano di deglutire poco prima di essere fermati dagli operatori. La perquisizione dell’alloggio ove vivono, poco distante, consentiva il rinvenimento di un bilancino di precisione, di 55 grammi di cocaina e di alcune centinaia di euro.
Sono stati tutti arrestati per violazione della Legge sugli stupefacenti.