Ha cercato di sparare al figlio maggiore con una pistola
Avrebbe potuto trasformarsi nell’ennesimo caso di tragedia familiare; ma l’inceppamento dell’arma e le rapidissime indagini svolte dagli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Torino nelle ore successive hanno evitato il peggio.
Nei giorni scorsi, un cittadino italiano di 46 anni, pluripregiudicato, è stato arrestato per stalking nei confronti dei propri familiari, reato che si protraeva ormai da tempo, con esplicite minacce di morte ed aggressioni nei loro riguardi.
I dissidi, in particolare, erano inerenti alla conduzione delle attività di famiglia; in particolare, nella giornata dell’8 marzo u.s., l’uomo si è presentato presso il bar della ex moglie, quartiere Madonna di Campagna, gestito attualmente anche dal figlio maggiore della coppia, ed ha avuto un’accesa discussione con il medesimo, nel corso della quale lo minacciava di morte se si fosse ancora ostinato a prendere le parti della mamma e ad aiutarla sul lavoro.
Contestualmente, lo stalker estraeva una pistola semiautomatica e mirava al figlio per colpirlo; l’arma, al momento in cui l’uomo premeva il grilletto per sparare, si inceppava e, nonostante diversi tentativi di ricaricarla, fortunatamente non vi riusciva.
A quel punto, lo stalker fuggiva, gettando a terra nel negozio la pistola, che veniva, però, recuperata dal figlio tredicenne della coppia, che seguiva il padre.
Attive ricerche del mancato omicida venivano immediatamente attivate da personale della Squadra Mobile e, poche ore più tardi, l’uomo è stato individuato presso i Docks Dora e tratto in arresto.
L’uomo, in data 28 marzo u.s., è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia cautelare in carcere.