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Torino: la Polizia di Stato ha arrestato un giovane senegalese

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CONTROLLI DELLA SQUADRA VOLANTI

Come il padre e gli zii anche lui spacciava in piazza Montanaro

Continuano i controlli della Polizia di Stato volti al contrasto dello spaccio di sostanza stupefacente nella zona di piazza Montanaro.

Sabato mattina, gli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato “Barriera Milano” hanno tratto in arresto un altro pusher che riforniva la piazza, CHEIKH Biteye, nato in Senegal, sedicente minorenne, di fatto maggiorenne.

Durante l’attività di appostamento, il senegalese è stato visto chiacchierare con un cittadino italiano, al quale cedeva un involucro color viola, contenente una dose di stupefacente.

Lo straniero si è poi incamminato verso la vicina via Calvi, dove i poliziotti lo avevano visto poco prima nascondere in una buca delle lettere del condominio, adibita alla pubblicità, una confezione di una nota marca di integratori alimentari.

Il giovane, appena prelevato il pacchetto dalla cassetta delle lettere, è stato repentinamente fermato dagli operatori. All’interno del contenitore non vi erano integratori, ma 18 dosi termosaldate, anche queste di colore viola, contenenti cocaina ed eroina, il tutto per un peso complessivo di 7 grammi.

Il CHEICK è stato, pertanto, arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Privo di documenti d’identità ed irregolare sul territorio nazionale, avendo dichiarato di essere minorenne, il giovane è stato accompagnato dagli operatori presso il nosocomio “San Giovanni Bosco” per essere sottoposto ad accertamenti medici, al termine dei quali veniva stabilito che lo stesso aveva un’età pari o superiore ai 18 anni. In merito, gli è stato contestato anche il reato di false dichiarazioni sull’identità personale.

Il padre e due zii, fratelli del padre, sono stati arrestati nel mese di marzo dagli agenti dello stesso Commissariato, sempre per lo stesso reato. I parenti di CHEIK Biteye, ai quali poliziotti hanno sequestrato oltre un centinaio di dosi di cocaina, si trovano attualmente in carcere dove stanno scontando una pena cumulativa di quattro anni per reati della stessa indole.

Nella mattinata odierna è in corso il processo per direttissima.


22/08/2016

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