Coppia arrestata dagli agenti del commissariato Madonna di Campagna
Sono circa le 10 del mattino in corso Lecce ed un autobus della GTT effettua la sua fermata, come da itinerario.
Saliti a bordo alcuni passeggeri, il mezzo è pronto a ripartire quando un uomo, cittadino italiano di 44 anni, si posiziona davanti al pullman chiedendo all’autista di temporeggiare qualche secondo prima di ripartire per permettere alla sua compagna, che deambula a fatica per un problema al piede, di raggiungerlo. Una volta salita sul mezzo, la donna, cittadina italiana di 42 anni, viene redarguita dall’autista in quanto priva di mascherina di protezione.
La passeggera inizia da subito ad aggredire verbalmente la dipendente che, a sua volta, le ribadisce di essere costretta a farla scendere dall’autobus qualora non si fosse attenuta alle sue indicazioni. La quarantaduenne va su tutte le furie, minacciandola di spaccare tutto e di picchiarla se avesse provato ad arrestare la corsa. Il quarantaquattrenne, inizialmente rimasto in disparte al diverbio, prende le parti della compagna e dopo aver rivolto insulti e minacce all’autista, spezza con un calcio la catena che divide la zona dei passeggeri da quella del conducente. Non da meno la donna che, simulando il gesto dell’uomo, infrange la parete divisoria del posto guida.
Notato quanto stava avvenendo, un passeggero dell’autobus interviene, riuscendo a far scendere la coppia dal pullman. Apparentemente gli animi sembrano calmarsi, ma nel giro di pochi attimi il quarantaquattrenne estrae dal proprio borsello un coltello a serramanico ed inizia a colpire violentemente il vetro del lato guidatore. L’autista, intimorita dal comportamento della coppia, tenta allora di allontanarsi ma viene raggiunta dalla donna che, dopo aver prelevato un grosso sasso da un giardino lì adiacente, lo scaglia in direzione del passeggero intervenuto poco prima, infrangendo il vetro.
L’intervento della pattuglia del commissariato Madonna di Campagna pone fine a questa escalation di violenza. La coppia viene fermata e perquisita. Nel borsello dell’uomo, oltre al coltello a serramanico per cui in seguito verrà denunciato per porto abusivo di arma, viene ritrovata una catena in metallo di circa un metro.
Nel corso di ulteriori accertamenti, i poliziotti scoprono che la donna si era già resa protagonista di un episodio analogo nell’ottobre 2019.
Entrambi con numerosi precedenti di Polizia, sono stati arrestati per minaccia P.U., resistenza, danneggiamento e denunciati per interruzione di pubblico servizio.