A Torino Porta Nuova e a Torino Porta Susa
Stazione di Torino Porta Susa, nei giorni scorsi, durante il quotidiano servizio di vigilanza all’interno dello scalo ferroviario l’attenzione degli operatori viene attirata da un uomo e da una donna che si aggiravano con fare sospetto tra le biciclette posteggiate negli appositi spazi in questo c.so Bolzano lungo la stazione. Accompagnati in Ufficio per ulteriori accertamenti sono risultati un trentottenne polacco e una trentenne italiana entrambi residenti a Torino. La donna, con diversi precedenti di polizia, è stata rilasciata nell’immediatezza in quanto non emergevano provvedimenti a carico. L’uomo, con a carico diversi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e gravato dalla misura di prevenzione dell’Avviso Orale emesso dal Questore di Vercelli in data 10.05.2017, veniva trovato in possesso di un cacciavite di 30 cm di lunghezza, n. 1 scalpello di 27 cm, n. 1 chiave taglia tubi-catene ed un contenitore con diverse brugole di varia misura. Inoltre era in possesso di una patente di guida e tessera sanitaria italiane intestate ad altra persona e di cui era stato denunciato il furto, una carta per transazioni bancarie intestata ad un cittadino francese per cui non sapeva fornire giustificazioni.
Il cittadino polacco veniva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione e ingiustificato possesso di chiavi alterate e grimaldelli e notificati inoltre atti relativi alla violazione degli obblighi di assistenza familiare su disposizione della Procura di Vercelli. Gli arnesi venivano sequestrati assieme ai documenti che saranno riconsegnati ai legittimi proprietari, all’esito dell’attività investigativa in atto.
Nella stessa serata, un diciottenne marocchino che transitava in bicicletta presso via Nizza, nelle vicinanze della stazione, viene richiamato da un giovane romano trentenne e tra i due inizia un diverbio. Un passante avvisa la Polfer e prontamente interviene la pattuglia in servizio presso il Settore Operativo della stazione f.s. di Torino Porta Nuova. Il giovane italiano, riconosciuta la bici come propria e per cui aveva fatto denuncia di furto, aveva segnalato il ragazzo marocchino rivendicando la proprietà della bici, mostrando agli Agenti le foto della stessa e le chiavi del relativo lucchetto. Il ragazzo marocchino, a sua volta, ne rivendicava la proprietà, asserendo che la stessa era stata da lui acquistata presso il mercato di Porta Palazzo senza essere però in grado di fornire dettagli utili. Il cittadino marocchino veniva fotosegnalato presso il locale G.I.P.S. e deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato di ricettazione e la bici sequestrata.