E' un cittadino peruviano di 43 anni
centro città
Erano i primi mesi del 2014 quando gli agenti del Commissariato Centro individuarono, nei pressi di un caffè di corso san Maurizio, tre individui che si aggiravano tra i tavoli con fare sospetto. I tre furono accompagnati in Questura per l’identificazione. Questo episodio è stata la chiave per risalire a P.B., un peruviano di 43 anni, uno tra i più abili borseggiatori dei locali del centro città.
Il metodo utilizzato era sempre lo stesso: l’uomo individuava locali affollati e vi faceva ingresso sempre con l’intenzione di sfilare la borsa (meglio se griffata) a donne che, imprudentemente, le avevano agganciate alla spalliera delle sedia del tavolo a cui erano sedute. Per farlo, B. utilizzava un noto trucco: quello della giacca. Si avvicinava alla spalliera e sfilava delicatamente la borsa prescelta nascondendola poi sotto la propria giacca, tenuta al braccio. Fatto ciò si dileguava rapidamente. Numerosissimi i colpi portati a segno. Per eludere i sistemi di videosorveglianza dei locali, l’uomo era solito camuffarsi, infatti P.B. sa che può essere riconosciuto e per questo utilizza occhiali da sole, berrettini con visiera ed altri escamotage.
Questi accorgimenti però non sono stati sufficienti, poiché gli agenti del commissariato “Centro” lo hanno individuato grazie ad una minuziosa analisi delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza confrontate con quelle presenti nella banca dati in uso alle Forze di Polizia.
Le prove acquisite hanno consentito al gruppo “sicurezza urbana” della Procura di Torino, di richiedere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita il 29 giugno scorso. Il cittadino peruviano è stato rintracciato in un appartamento del centro città. Adesso si trova in carcere in attesa di giudizio, e dovrà rispondere di 10 casi di furto con destrezza, anche se si sospetta che gli episodi in cui è coinvolto siano molti di più.