Conclusa operazine del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte-Valle d’Aosta - sedi di Torino, Novara e Vercelli
Il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte -Valle d'Aosta, sedi di Torino, Novara e Vercelli, ha concluso un'articolata indagine relativa alla spendita indebita di Carte di Credito clonate del circuito American Express utilizzate presso diversi punti vendita dislocati prevalentemente in Piemonte e Lombardia, con un sensibile interessamento del capoluogo novarese.
L'indagine è iniziata lo scorso luglio quando la Sezione Polizia Postale di Novara riceveva la segnalazione di 107 carte di credito che da febbraio a luglio 2015 erano state usate per acquisti in frode di numerosi beni tra cui materiale informatico, carburante, profumi etc., in noti Centri Commerciali del territorio Piemontese con un danno economico stimato in 11.000€ per operazioni fraudolente concluse ed un danno tentato di oltre 35.000 € per transazioni bloccate in itinere e/o non andate a buon fine.
Da alcune similitudini rilevate dagli investigatori che hanno operato in piena sinergia fra gli Uffici del Servizio Polizia Postale di Roma, del Compartimento Polizia Postale di Torino e delle Sezioni di Novara e Vercelli, è emerso un medesimo modus operandi riconducibile a cittadini di origine nigeriana indagati per casi analoghi accaduti nell'anno precedente.
Accurate indagini consentivano di individuare alcuni soggetti che ponevano in essere acquisti apparentemente non giustificabili e comunque detenevano un tenore di vita sproporzionato rispetto alle proprie possibilità.
Un ruolo determinante nella ricostruzione delle modalità di frode posta in essere dalla organizzazione criminale è stato svolto dalla continua sinergia che la Polizia Postale e delle Comunicazioni tiene quotidianamente con il mondo bancario e i referenti locali e nazionali per le carte di credito e gli altri sistemi di pagamento.
In particolare, il progetto internazionale Of2Cen (On line frauds cyber centre and expert network), che vede la presenza di numerosi istituti bancari collegati in un'unica banca dati con la Polizia di Stato e in collaborazione con l'Abi, ha permesso di agevolare il necessario interscambio informativo.
Gli ulteriori accertamenti espletati con attività informativa, di monitoraggio e con la consultazione delle banche dati di polizia dimostravano, quindi, che le transazioni erano state perfezionate con l'utilizzo di carte di pagamento contraffatte.
L'utilizzo dei fotogrammi delle telecamere acquisiti dai circuiti di videosorveglianza installati nei molteplici esercizi commerciali permetteva di ricostruire l'identità di ulteriori complici e di verificare le modalità con cui era posta in essere l'attività criminale.
Le perquisizioni effettuate su Novara e località limitrofe al capoluogo davano esito positivo e l'articolata attività di polizia giudiziaria espletata si concludeva con l'arresto di un soggetto di origine nigeriana, per detenzione di un notevolissimo numero di carte di credito risultate clonate e con la denuncia a piede libero di altri 4 soggetti destinatari dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria.
Sono stati operati sequestri di apparecchiature informatiche in uso ai predetti sui quali adesso è in corso una dettagliata e approfondita attività di analisi forense.
L'operazione si inserisce nella più ampia attività di tutela del mondo dell'home banking, del phishing e dei pagamenti con carte di credito condotta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, di cui l'operazione "Triangle", conclusa a giugno 2015 con l'emissione di 62 misure di custodia cautelare, molte nell'ambito di questo Compartimento, costituisce un passaggio importante per la ricostruzione delle modalità poste in essere dalla criminalità informatica al fine di occultare gli indebiti proventi.