Circonvenzione di incapace
“Non siete soli…chiamateci sempre!” recita lo slogan della campagna antitruffe della Polizia di Stato.
Ed è stata proprio una telefonata fatta alla Polizia che ha permesso di porre fine ad una truffa perpetrata da due donne ai danni di un ottantenne con problemi cognitivi.
Tutto nasce da una solerte custode di un prestigioso palazzo del centro città che nota uscire, di prima mattina, l’uomo accompagnato da due donne sulla quarantina, con le quali era rincasato la sera precedente. Temendo per l’incolumità dell’anziano la custode avverte immediatamente una delle figlie che, non riuscendo a contattare il padre, ne denuncia la scomparsa.
Avviate le ricerche, i poliziotti del Commissariato Centro rintracciano l’anziano in stato confusionale e disorientato. L’uomo era in compagnia di due donne di nazionalità italiana, di 43 e 44 anni, che sono state fermate per accertamenti.
Grazie alla preziosa collaborazione dei condomini residenti nello stesso stabile, si è appurato come l’uomo sia stato oggetto, nelle ultime settimane, ad ogni ora del giorno e della notte, di visite sospette da parte delle due donne e di altri soggetti.
Nel corso degli accertamenti è emerso che l’anziano aveva elargito diverse somme di denaro alle due donne, per un ammontare complessivo di diverse migliaia di euro, a seguito di reiterate richieste effettuate tramite telefonino.
I poliziotti hanno dunque denunciato le due quarantenni per circonvenzione di incapace.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza delle indagate sino alla sentenza definitiva.