Continua il percorso intrapreso dalla Questura di Terni con gli studenti delle scuole medie della provincia, con il progetto "Scegli la strada giusta".
Questa mattina si è svolto un incontro di tre ore con i ragazzi della scuola media "De Filis" sul tema del valore dello sport.
Ad affiancare come di consueto la squadra della Questura di Terni, oggi erano presenti, in qualità di esperti, due rappresentanti della Ternana Calcio, per testimoniare il valore dello sport.
La referente della Ternana Calcio, Costanza Farroni, responsabile dei rapporti con la tifoseria, è stata accompagnata da Gianni Masiello, bandiera della Ternana che negli anni 70 conquistò la serie A e che, oltre ad esserne stato capitano, da giocatore militò anche con Lazio, Torino e Mantova nella massima serie.
Costanza Farroni ha spiegato la giornata tipo dei calciatori, dalle formazioni giovanili, alle prime squadre sia maschile che femminile; l'importanza della disciplina e del rigore morale alla base della formazione di ogni atleta professionista e di come la Ternana Calcio valuti il valore di un atleta a partire dal comportamento individuale e dalla capacità di rapportarsi e porsi al servizio dell'altro e della squadra.
Non a caso, un'autentica bandiera come Gianni Masiello, oltre al suo avere militato per anni in serie A e B in squadre blasonate tra le quali la Ternana, ha testimoniato col suo esempio quanto forte sia il suo legame da sempre con il sociale.
Già dai tempi in cui giocava nel Torino infatti ha portato il calcio negli istituti di pena e anche poi durante la militanza a Terni ha continuato con altri calciatori, come Nicola Traini, a far allenare i reclusi del carcere di Terni. Quello stesso Traini, con il quale da avversario prima e da amico poi, ha continuato a fare esperienze di solidarietà fino a trascorrere un periodo in Africa, insegnando calcio a bambini che giocavano a piedi nudi nei campi.
Al di là dei racconti delle partite contro Juventus, Milan e Inter, sono stati proprio questi aspetti umani ad accendere la curiosità degli studenti che a fine lezione hanno chiesto autografi e dispensato domande.
Particolarmente emozionante è stato vedere come la notoria timidezza di Gianni Masiello, supportata dalla profondità dei suoi messaggi, abbia incoraggiato anche i ragazzi più riservati a raccontargli le proprie intime emozioni.
Quelle sane emozioni, che in ogni campo, segnano sempre " la strada giusta"