Nella nottata di ieri, nell’ambito dei servizi di vigilanza stradale - predisposti per garantire la massima sicurezza sulle strade e a contrastare ogni eventuale attività illecita lungo la rete autostradale di competenza, nonché per i servizi connessi al contenimento del contagio per Covid 19 – le pattuglie della Sottosezione Polizia Stradale di Orvieto, coordinati dal comandante Stefano Spagnoli, hanno rintracciato una donna cinquantenne, in grave stato confusionale, all’interno di un’area parcheggio tra Orvieto e Fabro.
Gli agenti, mentre perlustravano la zona, hanno notato una donna che, nonostante il freddo pungente, girovagava senza meta tra i veicoli in sosta e dopo un breve periodo di osservazione, si avvicinavano alla cinquantenne per comprendere cosa le fosse accaduto.
Fin da subito la donna si mostrava alterata e diffidente, declinando le proprie generalità diverse da quelle riportate sul suo documento di identità; a questo punto i poliziotti hanno cercato di dialogare con la signora, ma quest’ultima ha iniziato a proferire frasi senza un filo logico, pur riuscendo tuttavia a dire, di essere giunta in quel luogo alla guida della sua autovettura, che poi indicava agli operatori, dicendo di non trovare più le chiavi.
Ulteriori accertamenti hanno permesso di accertare che quella donna, di origini laziali, effettivamente era uscita di casa per recarsi in ospedale, in quanto in preda ad una crisi di panico ma, di fatto, non vi era mai giunta: aveva imboccato l’autostrada senza un precisa destinazione.
Gli agenti hanno quindi tranquillizzato la donna, la facevano accomodare nella propria auto, dove si assopiva per un po’ e, nel frattempo venivano avvisati i famigliari, ignari di tutto, che immediatamente raggiungevano la loro congiunta, nel frattempo assistita dagli uomini della Stradale di Orvieto.
Durante il breve assopimento della signora, gli agenti si impegnavano nella ricerca delle chiavi dell’autovettura che, dopo circa mezz’ora, venivano rinvenute all’interno di un bidone per rifiuti ove, evidentemente, erano state gettate dalla stessa donna nel momento del suo stato confusionale.
Successivamente giungevano i famigliari, ai quali la signora veniva affidata.
Il provvidenziale e professionale intervento dell’equipaggio della Polizia Stradale, ancora una volta ha, verosimilmente, scongiurato conseguenze che, forse, sarebbero potute essere anche gravi per la donna.