Questa mattina il Questore della Provincia di Terni Luigi Mangino ha ricordato l’Appuntato delle Guardie di P.S. Polizia di Stato Cesare Mazzieri, nato a Roma il 21 aprile 1930 e ucciso, in servizio, la mattina del 31 ottobre 1977.
Quella mattina tre banditi assaltarono la Banca Popolare di Novara di Via Mazzini a Terni. Riuscirono a d impossessarsi di circa ottanta milioni di lire e stavano per aprire la cassaforte della banca quando notarono la Volante della Polizia dinanzi alla banca. Facendosi scudo del cassiere e di due clienti i rapinatori uscirono all’esterno e fecero fuoco contro l’autovettura della Polizia forando una gomma della Volante. Quando l’appuntato Mazzieri scese a terra venne colpito al fianco da due proiettili calibro 22. Gli altri agenti non aprirono il fuoco per il timore di colpire gli ostaggi e di questo approfittarono i criminali per fuggire a bordo di un’auto. Due degli ostaggi riuscirono a scappare mentre il terzo venne liberato dopo poche centinaia di metri. L’autovettura venne ritrovata nei pressi della Stazione Ferroviaria di Terni, con la pistola che aveva ferito mortalmente l’appuntato Mazzieri. Immediatamente trasportato in ospedale il collega morì, in seguito ad un blocco renale e a continue emorragie interne, dopo un’operazione durata quattro ore.
L’appuntato Cesare Mazzieri si era arruolato in Polizia nel 1955 e per i primi 21 anni di carriera aveva fatto parte della Polizia Stradale di Terni. Nel 1972 era stato decorato con Croce d’Argento e Diploma al Merito Stradale. Nel gennaio 1977 prestava servizio alla Questura di Terni.
Cesare Mazzieri ha lasciato la moglie Santa i due figli: Palmira e Valentino, all’epoca, rispettivamente, di 15 e 11 anni.
Nella cerimonia di commemorazione, davanti alla targa a lui dedicata, posta proprio davanti all’ex-sede della banca di via Mazzini, il Questore della Provincia di Terni Dott Luigi Mangino ha deposto un mazzo di fiori, benedetto da Padre Mario Lendini.
Il Questore, alla presenza della famiglia di Cesare: i due figli Palmira e Valentino e i nipoti Cesare e Benedetta, ha ricordato il valore e il coraggio del collega, come uomo e come appartenente alla Polizia di Stato, ispirazione quotidiana per ogni poliziotto che presta servizio tutti i giorni, rischiando la propria vita, a difesa di tutti i cittadini, in nome della giustizia.