Ad una diciannovenne imposto anche il divieto di avvicinamento ai genitori.
Nel pomeriggio di ieri Agenti del Commissariato di P.S. di Atri hanno dato esecuzione alla misura cautelare dell' allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai genitori emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Teramo, Dott. Veneziano, in data 11.4.2016 su richiesta del Sost. Proc dott.ssa Colica a carico di una giovane di 19 anni, a seguito di ripetuti maltrattamenti perpetrati dalla medesima nei confronti del padre e della madre.
Da mesi, infatti, la ragazza aggrediva verbalmente e fisicamente i genitori, minacciandoli anche di morte se non le avessero dato il denaro che ogni giorno pretendeva. In caso di rifiuto non esitava a percuoterli con calci e pugni e a danneggiare suppellettili di casa, al fine di ottenere ad ogni costo quanto richiesto.
Nel mese di febbraio, in due distinte occasioni, l'atteggiamento violento della ragazza aveva indotto i genitori a chiedere aiuto alla Polizia, spaventati dall'atteggiamento della figlia a seguito del rifiuto di accontentarla in una reiterata richiesta di denaro.
Intervenuti sul posto, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Atri, dopo aver acquisito ogni utile elemento investigativo, hanno denunciato la diciannovenne all'Autorità Giudiziaria per maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A seguito di ulteriori indagini avviate dalla Procura della Repubblica è emerso un quadro inquietante caratterizzato da continue condotte vessatorie e prevaricatrici poste in essere nei confronti dei genitori, comportamenti che divenivano ogni giorno sempre più violenti mettendo a serio rischio l'incolumità psichica e fisica degli stessi. La Procura così ha avuto elementi per poter richiedere ed ottenere dal G.I.P., sussistendo gravi indizi di colpevolezza ed il pericolo di reiterazione di comportamenti analoghi, la misura cautelare eseguita ieri pomeriggio.