SEMPRE PIU’ I CONDUCENTI CHE ELUDONO I PREVISTI TEMPI DI RIPOSO.
L'attenzione della Polizia Stradale per reprimere le attività illecite commesse da ditte di autotrasporto in violazione della leale concorrenza tra imprese, attraverso quotidiani controlli ai veicoli commerciali. Ancora una volta la Polizia Stradale è riuscita a "smascherare" chi voleva falsare le risultanze del cronotachigrafo manomettendolo attraverso una centralina montata ad arte e abilmente nascosta dietro al cruscotto che con apposito telecomando è in grado di superare illegalmente i tempi di guida e di riposo. Il 17.01.2014 in Mosciano S. A. verso le ore 11,00, è stato individuato un conducente di una ditta di autotrasporto con sede legale in Vibo Valentia che, nonostante marciasse su strada, sul foglio di registrazione del cronotachigrafo non veniva annotato nulla, come se il mezzo fosse fermo. Ciò al fine di dimostrare in caso di eventuali, successivi controlli l'effettuazione del riposo prescritto dalla legge che impone ai conducenti di mezzi pesanti che nell'arco delle 24 ore sia effettuato un tempo di riposo ininterrotto di 11 ore al giorno, che può ridursi in 9 ore per non più di 3 volte in 2 periodi interrotti dal riposo settimanale. Il citato conducente è stato invece sorpreso a circolare mentre risultava in riposo giornaliero. Gli agenti intervenuti hanno subito intuito che era stato manomesso il cronotachigrafo accertando che l'intero apparato era stato oggetto di alterazione mediante aggiunta di una centralina, rinvenuta smontando il cruscotto, attivata con un telecomando. Pertanto si procedeva al sequestro della centralina e del relativo telecomando. Si è proceduto quindi al sequestro della centralina e del relativo telecomando. Nella circostanza, a L. G. è stata contestata la violazione di cui all'art. 179/9° del Codice della Strada che prevede la sanzione di euro 1.682,00, dieci punti di decurtazione dalla patente, sospensione della patente da 15 gg. a 3 mesi. Lo stesso conducente è stato deferito all'A.G. per l'art. 437 del c.p. per "rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro". Nella successiva mattinata del 18 gennaio un altro conducente ha cercato di raggirare il controllo effettuato da altra pattuglia della Polizia Stradale di Teramo in località Montorio, fornendo false generalità. A seguito delle dichiarazioni contraddittorie il citato conducente, residente a Montorio e di origini rumene, veniva accompagnato in Questura per i prescritti accertamenti attinenti alla identità, al termine dei quali risultava in realtà essere il fratello del nominativo fornito, privo di patente di guida, fatti per i quali è stato segnalato all'A.G. a cui si è aggiunto che l'autovettura condotta era priva di assicurazione e revisione. Si è proceduto al sequestro del veicolo, con contestazione dell'art. 193e dell'art. 80 co 14° del Codice della Strada.CONTROLLI DELLA POLIZIA STRADALE SUI MEZZI PESANTI
21/01/2014