Nella serata di ieri personale del Commissariato di Atri ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di un 45enne atriano, responsabile di “atti persecutori” in danno di una 22enne e della sua famiglia.
Il provvedimento, emesso dal G.I.P. Veneziano su richiesta del P.M. Scamurra, è scaturito da una tempestiva attività di indagine a seguito di numerosi interventi effettuati su richiesta della vittima e dei suoi familiari avvenuti nel mese di agosto scorso,
L’uomo, di indole violenta ed aggressiva, dopo un litigio con la ragazza avvenuto per futili motivi l’aveva dapprima percossa e poi inseguita allorquando aveva tentato di sfuggire alla sua furia e poi, difesa da un passante, si era recato sotto casa della stessa armato di un coltello di cucina che il padre della donna era riuscito però a sfilargli senza conseguenze.
Nell’occasione, la vittima visibilmente spaventata, aveva deciso di troncare la relazione sentimentale, iniziata pochi mesi prima, ingenerando nell’uomo una serie di comportamenti ossessivi e violenti che avevano coinvolto anche la famiglia della ragazza.
L’uomo, infatti, aveva cominciato a perseguitare sia la ragazza che i familiari minacciandoli e inviando una serie di messaggi e telefonate non solo offensivi, nascondendosi nei pressi dell’abitazione ogni qualvolta intervenivano le forze dell’ordine e spesso portando al seguito un coltello grande da cucina per terrorizzare le sue vittime.
La giovane aveva deciso di denunciarlo presso il Commissariato di Atri ma nel corso dei giorni la violenza dell’uomo non si era sopita, anzi era via via aumentata in un crescendo di azioni violente e di insistenti minacce.
Ma nonostante la ragazza ormai avesse deciso di vivere altrove, l’uomo ha continuato a perseguitare i suoi familiari ed ha trascorso un’intera notte sotto l’abitazione della famiglia di lei, suonando ripetutamente il campanello dell’abitazione della sua famiglia, minacciando di morte il padre e tutti i condomini dello stabile.
Il 45enne di Atri si trova ora ristretto presso la casa circondariale di Castrogno.