Hanno tentato di truffare tre diverse gioiellerie teramane cercando di vendere oggetti oro “finto” spacciato per “autentico” i due napoletani (S. V., classe 1965 e Z. S. classe 1964) denunciati, nella giornata di ieri da personale della Squadra Mobile.
Nel corso di un controllo, i due sono stati trovati in possesso di un bilancino di precisione e di numerosi bracciali e collane in metallo dorato, per un peso un peso di 250 grammi, occultati all’intero della loro autovettura sotto la copertura del freno a mano.
Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di verificare che nella mattinata si erano recati in tre diverse gioiellerie, chiedendo di visionare per l’acquisto i suddetti monili, spacciandoli per oggetti in oro, anche perché riproducenti il marchio 750.
In due casi la truffa non è andata a buon fine poiché le dipendenti delle gioiellerie hanno effettuato il “test con pietra di paragone”, verificando così che sotto lo strato esterno di rivestimento in metallo dorato si celava altra materia.
Nel terzo esercizio la truffa stava per andare a buon fine e non si è conclusa solo perché la dipendente della gioielleria, dopo aver pesato e valutato il prezzo dei monili, riferiva che avrebbe pagato con un bonifico bancario. Questa circostanza ha fatto desistere i due, non potendo questi ricevere il corrispettivo in contanti.
Si allega un fotogramma dell’oro “finto”, che è stato sottoposto a sequestro e che, se venduto, avrebbe fruttato circa 5.000 euro.
Chiunque abbia subito truffe, tentate o consumate con le stesse modalità può recarsi in Questura per eventuali informazioni.