l’attenzione di un poliziotto libero dal servizio incastra due rom
In data 9 aprile 2018 S.C., di 55 anni, e L.I. ,di 36, erano state sottoposte alla misura cautelare del divieto di dimora in tutti i comuni della Provincia di Teramo con ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Teramo, per spaccio di sostanze stupefacenti, accertato da poliziotti del Distaccamento di Polizia Stradale di Giulianova.
Il 5 maggio scorso un appartenente al predetto Ufficio, nel transitare libero dal servizio e con la propria autovettura in San Benedetto del Tronto, aveva modo di accorgersi che nell’autovettura che lo precedeva su strada erano presenti le due donne rom sopra indicate, che si stavano dirigendo verso la nostra provincia.
Senza perderle di vista, il poliziotto riscontrava che le predette, dopo aver attraversato il centro di Martinsicuro, raggiungevano Alba Adriatica, sino ad un rione ove dimorano amici e parenti.
Non si trattava peraltro nemmeno di una temporanea violazione delle prescrizioni impartite dal G.I.P., perché le due evidenziavano anche una mirata attività volta a far perdere le proprie tracce: scese dall’autovettura, raggiungevano attraverso varie stradine l’abitazione in cui erano avvenute in passato le condotte delittuose per le quali era stata emessa la misura cautelare, permanendovi a lungo al puto tale da consentire che giungessero sul posto autopattuglie della Polizia in servizio e sorprendere le donne.
Plateale, dunque, la violazione della misure in corso che ha portato alla segnalazione al Tribunale della infrazione e alla valutazione del G.I.P. che il comportamento tenuto fosse estrinsecazione di una cosciente e recalcitrante volontà di violare il provvedimento giudiziario.
E’ stato così che il G.I.P., in data 16 maggio u.s., ha disposto la sostituzione del divieto di dimora nei comuni della provincia di Teramo con quella della custodia cautelare in carcere.
I poliziotti hanno prelevato le due donne in S.Benedetto del Tronto, ove presso quel Distaccamento di Polizia Stradale si erano dovute recare per una notifica, e le hanno tradotte presso la casa Circondariale di Castrogno di Teramo.