La giovane donna di Atri da tempo responsabile di vari atti violenti.
Nel pomeriggio di ieri i poliziotti del Commissariato di P.S. di Atri hanno arrestato M.E., di anni venti, perché colta nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, estorsione , lesioni ai danni dei propri genitori e per aver opposto resistenza a pubblico ufficiale.
La ragazza, già più volte segnalata alla A.G. per comportamenti aggressivi ed estorsivi manifestati nei confronti dei genitori, giungendo a minacciarli anche di morte, non esitando in caso di rifiuto di denaro a percuoterli con calci e pugni e a danneggiare suppellettili di casa.
Per tali motivi era già stata allontanata dall’abitazione familiare nell’aprile del 2016 con provvedimento del Tribunale di Teramo cui lo stesso Commissariato di Atri aveva dato esecuzione.
Nel corso del tempo, tuttavia, i genitori avevano deciso di darle ancora una possibilità, consentendole di rientrare in casa presso la sua famiglia e per tali motivi il Tribunale di Teramo aveva modificato la misura dell’allontanamento dall’abitazione con quella più lieve dell’obbligo di firma presso il Commissariato di Atri.
Nonostante ciò, sono proseguiti gli atteggiamenti ostili e vessatori della giovane.
In più occasioni, infatti, i genitori avevano dovuto chiamare la Polizia spaventati dalle reazioni della figlia, tanto da dover assumere nei confronti della predetta il divieto di dimora in Atri emesso dal Tribunale di Teramo con la prescrizione del divieto di avvicinamento ai genitori, qualora in altra area comunale.
Ieri, dopo l’ennesima lite, la richiesta estorsiva di 40 euro alle vittime commessa davanti ai poliziotti della Volante del Commissariato di Atri: M.E. è stata così arrestata nella flagranza e posta a disposizione della Procura della Repubblica.